Viene soprannominato “Peppe ‘o pazzo” proprio per i continui tentativi di certificare la sua mancata sanità mentale, che è stata nuovamente invocata dal proprio avvocato difensore, Michele Cerabona, durante con cui chiede l’assoluzione del superboss boschese, Giuseppe Gallo.
«Gallo non è in grado di stare a processo e va quantomeno assolto». È la frase con cui il legale insiste sulla strada battuta già da tempo e che si cerca di dimostrare anche con il tentato suicidio di qualche mese fa all’interno del carcere di Cuneo, dove il ras della camorra è detenuto.
Il superboss è accusato nel processo in corso di associazione a delinquere in relazione al commercio di droga. E dalle indagini, due fratelli vennero uno gambizzato e l’altro torturato per una partita di stupefacente non pagata.