Una rimessa abusiva per imbarcazioni, nascosta all’interno di una cavità tufacea sulla collina di Capodimonte, scoperta e sequestrata dalla Polizia Locale di Napoli. L’operazione è stata condotta dagli agenti dell’Unità Operativa di Polizia Giudiziaria e Ambientale, in seguito a numerose segnalazioni da parte dei residenti, allarmati da un persistente e sospetto odore chimico avvertito nelle ore serali.

L’intervento: irruzione nella cava e sequestro
A seguito di un’indagine mirata, gli agenti hanno individuato la fonte dell’inquinamento olfattivo: una cava, apparentemente in disuso, era trasformata in un’officina per la manutenzione e verniciatura di imbarcazioni, priva di qualsiasi autorizzazione. Al momento dell’intervento, all’interno dello spazio era presente un uomo colto in flagranza mentre lavorava su un natante. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, è deferito all’autorità giudiziaria.

Nessuna autorizzazione né gestione dei rifiuti
I controlli hanno fatto emergere una pluralità di violazioni: l’attività era totalmente priva di licenza, operava senza permessi ambientali e soprattutto non gestiva in modo corretto i rifiuti speciali prodotti dalla lavorazione di vernici e materiali nautici. Si tratta di sostanze altamente inquinanti, la cui dispersione nell’ambiente può compromettere la qualità dell’aria e del suolo.

Allarme ambientale a Capodimonte
La scoperta ha confermato i timori espressi dai cittadini della zona di Capodimonte, che da settimane lamentavano odori irritanti e persistenti provenienti dalla collina. L’area, a forte vocazione residenziale e naturalistica, è particolarmente sensibile a fenomeni di inquinamento ambientale.

Le autorità locali sottolineano come simili attività clandestine rappresentino una doppia minaccia: da un lato per la salute pubblica, dall’altro per l’ambiente urbano, spesso esposto a fenomeni di abusivismo e illegalità ambientale.

Proseguono le indagini
Le indagini non si fermano: gli investigatori stanno verificando se l’uomo operasse in autonomia o se fosse parte di una rete più ampia. Inoltre, sono in corso analisi tecniche per accertare il livello di contaminazione ambientale prodotto dallo sversamento illegale dei residui chimici.