Durante un controllo eseguito lo scorso 1° maggio presso un agriturismo con annesso servizio di ristorazione, la Guardia di Finanza di Nola ha individuato 21 lavoratori in nero, ovvero dipendenti non regolarmente assunti e privi di tutele retributive, previdenziali e assistenziali.
Proposta la sospensione dell’attività imprenditoriale
A seguito delle verifiche, le Fiamme Gialle hanno inoltrato alla Direzione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro la proposta di sospensione dell’attività dell’azienda, in quanto il personale irregolare superava la soglia del 10% rispetto al totale dei lavoratori regolarmente assunti, limite oltre il quale è previsto l’intervento sanzionatorio.
Pagamenti in contanti: violazione della normativa
Ulteriori irregolarità sono emerse anche nelle modalità di pagamento: le retribuzioni eraano corrisposte in denaro contante, in violazione della normativa che impone l’utilizzo di mezzi tracciabili per garantire trasparenza e tutela dei diritti dei lavoratori.
Dati preoccupanti nell’agro nolano e in provincia
Il caso rientra in un’operazione di più ampio respiro: nei primi quattro mesi del 2025, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno scoperto 230 lavoratori in nero o irregolari, di cui 77 solo nell’area dell’agro nolano. I settori maggiormente coinvolti sono stati quelli della ristorazione, del commercio e della manifattura.
Nel medesimo periodo, sono 104 i datori di lavoro segnalati all’Ispettorato del Lavoro per impiego illecito di manodopera.