I residenti di Somma Vesuviana stanno riscoprendo il loro orgoglio identitario e chiedono alle istituzioni di sostenere gli sforzi per recuperare e valorizzare la grandiosità storica della loro città, situata ai piedi del Vesuvio. Durante una conferenza stampa tenutasi presso il Castello di Lucrezia D’Alagno, il sindaco Salvatore Di Sarno ha lanciato un appello per ottenere fondi destinati alla ricerca e al restauro della Cinta Muraria Aragonese del Borgo Antico.

Un primo studio, presentato dal professore Francesco Storti dell’Università Federico II di Napoli, ha evidenziato un’importante presenza aragonese a Somma Vesuviana durante il periodo medievale. Questo studio, ancora nella sua fase iniziale, è accolto con grande interesse dalla comunità, che vede nell’epoca aragonese un periodo di grande splendore per la propria città.

La presenza della docente Antonietta Iacono ha arricchito ulteriormente la conferenza, sottolineando che Somma Vesuviana rappresenta un esempio eccellente delle località che hanno contribuito a rendere il Regno di Napoli un luogo straordinariamente ricco e magnifico.

Inoltre, l’assessore agli Eventi e alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, Rosalinda Perna, ha annunciato l’apertura al pubblico di Villa Augustea, un sito archeologico di epoca romana, che sarà accessibile ogni prima domenica del mese a partire da aprile. Questa iniziativa permetterà a migliaia di persone di ammirare il ricco patrimonio archeologico della città e di gustare le tradizioni gastronomiche locali.

Somma Vesuviana vanta una ricca storia che abbraccia epoche romane, angioine, normanne e aragonesi, testimoniata dai numerosi monumenti e reperti archeologici presenti nella zona. La ProLoco di Somma Vesuviana, rappresentata dal presidente Franco Mosca, invita i turisti a visitare le bellezze della città e sottolinea l’importanza di preservare il Borgo Antico, tra i centri storici più integri dell’intero Parco Nazionale del Vesuvio.