La Giunta regionale del Trentino-Alto Adige ha approvato un disegno di legge che introduce un incentivo economico destinato a sostenere i bambini fin dai primi giorni di vita. Il provvedimento prevede un contributo fino a 1.100 euro per ogni nuovo nato, adottato o affidato, a condizione che venga iscritto a un fondo di previdenza complementare.
Come funziona il contributo
L’iniziativa, denominata “Incentivo all’iscrizione a forme di previdenza complementare di nuovi/e nati/e”, prevede un sostegno distribuito in più fasi:
300 euro al momento della nascita, adozione o affidamento, versati direttamente nel fondo previdenziale del minore;
200 euro l’anno per i quattro anni successivi, a fronte di un versamento minimo di 100 euro annui da parte della famiglia.
In totale, il contributo regionale può arrivare a 1.100 euro, esclusi gli interessi maturati nel tempo.
Requisiti per accedere al bonus
Il beneficio non è universale, ma riservato alle famiglie residenti in Trentino-Alto Adige da almeno tre anni. È inoltre necessario che il bambino sia residente alla nascita o che acquisisca la residenza tramite adozione o affidamento. La continuità del sostegno è legata al mantenimento della residenza nella regione.
Una norma transitoria amplia la platea dei beneficiari: anche i bambini nati a partire dal 2020 potranno accedere al contributo, purché rispettino i requisiti stabiliti.
Un investimento sul futuro previdenziale
Secondo l’assessore alla previdenza sociale Carlo Daldoss, promotore della misura, il progetto ha una doppia valenza: da un lato offre un aiuto concreto alle famiglie, dall’altro promuove una cultura del risparmio previdenziale fin dall’infanzia. L’obiettivo è avvicinare le nuove generazioni al tema della previdenza complementare, trasformando il bonus in uno strumento educativo oltre che economico.





