Una nuova tragedia si è consumata nel Salernitano. Assunta Sgarbini, 47 anni, conosciuta da tutti come Tina, è stata trovata senza vita nella sua abitazione di Montecorvino Rovella. A ucciderla sarebbe stato l’ex compagno, Christian Persico, 37 anni, muratore, che non aveva mai accettato la fine della loro relazione sentimentale iniziata nel 2016.

Il ritrovamento del corpo

Il cadavere della donna è stato rinvenuto dai carabinieri all’interno della casa nella frazione di Votraci, dove Tina viveva con i tre figli, di 24, 21 e 17 anni, nati da una precedente relazione. Secondo la prima ricostruzione, tra i due sarebbe scoppiato un violento litigio culminato in una colluttazione: tracce di sangue sarebbero infatti state trovate sul posto.

Persico avrebbe poi utilizzato della pellicola trasparente da cucina, avvolgendola attorno al volto della donna fino a soffocarla. Una dinamica che evidenzia la brutalità del gesto.

Il biglietto e l’allarme dei familiari

Dopo l’omicidio, Persico sarebbe tornato a casa e lasciato un biglietto con scritto: «Ho fatto una cavolata», facendo intendere la volontà di togliersi la vita. A trovare il messaggio sono stati i suoi familiari, che hanno subito avvisato i carabinieri.

I militari si sono recati nell’abitazione di Tina ma, non ottenendo risposta, sono entrati con la forza. All’interno hanno trovato la donna già priva di vita.

La fuga e l’arresto

Dopo il femminicidio, l’uomo si è dato alla fuga. Per ore è stato ricercato dai carabinieri, dai vigili del fuoco e dai volontari della protezione civile, con il supporto di un elicottero. L’ultima attività del suo cellulare era stata registrata nella frazione di Occiano, zona collinare e difficilmente accessibile.

La fuga è terminata in serata: intorno alle 20 Persico è stato rintracciato in località San Pietro. Non è chiaro se a portare al suo ritrovamento sia stata una segnalazione o un errore da lui commesso. Al momento dell’arresto presentava il volto tumefatto.

Una relazione interrotta

Secondo le testimonianze, la relazione tra i due si era chiusa da diversi mesi. Tina aveva deciso di ricominciare da sola, dedicandosi ai figli e al lavoro come ragioniera in un’azienda di vernici a Battipaglia. Chi la conosceva la descrive come una donna forte e determinata, ma non avrebbe mai immaginato che l’ex compagno potesse arrivare a tanto.