L’accesso alle attività formative non è uguale per tutti i bambini. Spesso, il reddito familiare rappresenta il principale ostacolo alla partecipazione a esperienze educative, sportive e ricreative. Per colmare questo divario, il governo ha stanziato 30 milioni di euro per il 2025, destinati a sostenere le spese per attività extrascolastiche dei minori tra i 6 e i 14 anni.

Un sostegno concreto alle famiglie con reddito basso
Il contributo rientra nella Legge di Bilancio 2025, all’interno del Fondo Dote per la Famiglia, e prevede un bonus di 500 euro per coprire, almeno in parte, i costi di iscrizione ad attività culturali, sportive e ricreative.

Questo intervento non è un’elemosina di Stato, ma un investimento nell’istruzione e nella socializzazione, affinché il futuro dei bambini non sia determinato esclusivamente dalle disponibilità economiche delle loro famiglie.

Chi può accedere al bonus?
Il contributo è riservato alle famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro, così da garantire un impatto mirato sulle fasce più vulnerabili della popolazione. L’obiettivo è eliminare il vincolo economico come barriera all’accesso a opportunità di crescita e apprendimento.

Come funzionerà l’erogazione?
I fondi saranno destinati a realtà sportive e sociali ufficialmente riconosciute, tra cui:

Associazioni sportive dilettantistiche
Organizzazioni del Terzo settore regolarmente iscritte nei registri nazionali
Il contributo sarà assegnato per ogni minore coinvolto in attività extrascolastiche e sarà cumulabile con altre agevolazioni, compreso l’Assegno Unico.

Quali sono i requisiti per ottenere il rimborso?
Le modalità di accesso al bonus saranno definite da un decreto governativo atteso entro marzo 2025. Tuttavia, già si conoscono alcuni dei criteri di assegnazione:

Le famiglie dovranno fornire documentazione chiara e verificabile
Sarà necessario presentare ricevute e fatture rilasciate dagli enti organizzatori delle attività
Il denaro sarà assegnato solo a chi dimostra di aver sostenuto la spesa
In questo modo, si punta a evitare abusi e a garantire che le risorse siano effettivamente utilizzate per il loro scopo.

Sostenibilità economica dell’intervento
Il finanziamento del bonus attingerà da entrate fiscali già previste, senza creare nuovi buchi di bilancio. Per il 2025, il tetto massimo di 30 milioni di euro rappresenta un equilibrio tra il sostegno alle famiglie e la sostenibilità economica dell’intervento.