Un nuovo caso di femminicidio scuote l’Italia. A Ripaberarda, una piccola frazione del comune di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno, Emanuela Massicci, 45 anni, è stata brutalmente uccisa nel suo appartamento situato sopra l’osteria di famiglia. Un dramma che lascia attoniti i 900 abitanti della frazione, immersa nel suggestivo contesto del Parco dei Calanchi e Monte Ascensione.
La dinamica del delitto
L’allarme è stato dato dallo stesso marito della vittima, Massimo Malavolta, 48 anni, che avrebbe chiamato i propri familiari dopo l’accaduto. Sono stati loro a contattare il 112, ma per Emanuela non c’era ormai più nulla da fare. Il medico legale è al lavoro per stabilire con certezza la causa della morte, mentre i carabinieri del reparto scientifico e della stazione locale stanno ricostruendo la sequenza dei fatti.
In un primo momento si era ipotizzato che la donna fosse stata colpita da numerose coltellate, ma gli inquirenti restano cauti in attesa del referto ufficiale. Tuttavia, non vi sono dubbi sulla natura omicida dell’atto, confermato dalle ferite auto-inferte che l’uomo si è procurato con un coltello prima di essere ricoverato all’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno. Le sue condizioni, al momento, non destano preoccupazione.
Un rapporto segnato da tensioni
Secondo indiscrezioni, il rapporto tra Emanuela e Massimo era da tempo problematico. Amici e vicini raccontano di tensioni crescenti che non avevano però portato a denunce o interventi preventivi. “Doveva essere fermato prima”, si sente ripetere tra gli abitanti, mentre il paese cerca di elaborare l’ennesima tragedia legata alla violenza domestica.
Due figli senza madre
La coppia lascia due figli, di 5 e 10 anni, ora affidati ai nonni materni. La loro vita è irreversibilmente segnata da una violenza che difficilmente potrà essere dimenticata. La comunità locale, composta da appena 900 abitanti, si stringe attorno ai bambini e ai familiari della vittima, profondamente colpita dal dramma.
Le indagini in corso
Sul luogo del delitto sono intervenuti il procuratore capo di Ascoli Piceno, Umberto Monti, e i carabinieri, che stanno conducendo le indagini per chiarire ogni aspetto dell’accaduto. Gli inquirenti stanno valutando anche il contesto in cui è maturata questa tragedia, cercando di capire se ci fossero segnali premonitori che avrebbero potuto prevenire l’omicidio.
Sconcerto e riflessioni
Il femminicidio di Emanuela Massicci pone ancora una volta l’accento sulla necessità di affrontare con decisione la piaga della violenza domestica. La comunità di Ripaberarda, nota per la sua tranquillità e bellezza paesaggistica, è scossa da un evento che lascia un vuoto incolmabile e molte domande senza risposta.





