Il Comune di Pompei ha trovato una soluzione innovativa per garantire il proseguimento degli scavi archeologici nella località di Civita Giuliana, senza interrompere la circolazione veicolare e fornendo un nuovo accesso al Parco Archeologico. La creazione di una nuova strada parallela, che collega Pompei a Boscoreale, permetterà di bypassare gli scavi in corso, consentendo ai turisti di accedere comodamente al sito archeologico. Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha preso l’iniziativa di individuare questa nuova arteria stradale alternativa su richiesta della Procura di Torre Annunziata e del Parco Archeologico, al fine di garantire la continuità dei lavori di indagine archeologica senza interruzioni.

La nuova strada bypass, che presto aprirà i battenti, attraversa il territorio precedentemente occupato da via Civita Giuliana, ora chiusa per sempre per consentire la messa in sicurezza dei quartieri archeologici e la protezione dei reperti di inestimabile valore culturale.

Per realizzare questa importante infrastruttura, l’Eav ha concesso in comodato d’uso il suolo non utilizzato di proprietà della Circumvesuviana di via Grotta Parelle. Questo nuovo varco stradale non solo risolve il problema della chiusura di via Civita Giuliana, ma rappresenta anche un nuovo accesso al Parco Archeologico, denominato Porta Vesuvio. Grazie a questa nuova apertura, i visitatori avranno la possibilità di accedere al Parco da un ulteriore ingresso, ampliando l’offerta turistica e consentendo loro di ammirare i tesori archeologici riportati alla luce dagli scavi.

Il sindaco Lo Sapio ha già comunicato al capo della procura di Torre Annunziata, il dottor Nunzio Fragliasso, che la strada bypass sarà presto aperta al pubblico. Questa iniziativa non solo facilita i lavori archeologici in corso, ma anche promuove il turismo culturale nella zona, offrendo ai visitatori un’esperienza più accessibile e completa. Con l’inserimento nel Puc della nuova apertura del Parco Archeologico nell’area nord, Pompei dimostra ancora una volta il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale della regione, rendendo accessibile a tutti il ricco tesoro archeologico che risale a duemila anni fa.