L’anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale rappresenta un momento atteso per molti dipendenti pubblici, inclusi insegnanti e altri operatori del settore. Con il Decreto n.145 di ottobre 2023, il governo ha introdotto un anticipo su questa indennità, che di norma sarebbe erogata in quote mensili a partire da gennaio dell’anno successivo. Tuttavia, è da notare che non tutti i dipendenti pubblici beneficeranno di questo anticipo. Il decreto “anticipi” prevede che l’importo attuale già erogato ai lavoratori in attesa del rinnovo del contratto sia moltiplicato per 6,7 volte e corrisposto in un’unica soluzione con la mensilità di dicembre.
Le date di pagamento degli stipendi dei dipendenti pubblici sono regolate dalla legge 350/2001. Nel periodo da gennaio a novembre, gli accrediti avvengono rispettivamente il 22°, il 23° e il 24° giorno del mese, a seconda delle categorie di dipendenti.
Per quanto riguarda dicembre, le date vengono anticipate per consentire agli impiegati di avere a disposizione lo stipendio in tempo per gli acquisti natalizi. Le date di accredito per dicembre sono previste per il 14, 15 e 16 dicembre, a seconda delle categorie di dipendenti.
Questi anticipi comprendono un aumento una tantum che varia in base alla categoria di appartenenza. Ad esempio, per il personale del ministero, gli aumenti includono cifre che vanno dai 700 euro a circa 2.000 euro, a seconda del ruolo ricoperto.
Per gli insegnanti, gli aumenti variano in base all’anzianità e al livello di insegnamento. Gli importi aggiuntivi in busta paga per gli insegnanti delle scuole primarie, medie e superiori sono dettagliati in tabelle che mostrano incrementi che vanno da 766 euro a 1.288 euro, a seconda dell’esperienza e del grado di istruzione.