Nella conferenza stampa del lunedì, la Premier Giorgia Meloni ha annunciato una notizia che sarà accolta con gioia da circa 1,5 milioni di dipendenti pubblici italiani. A partire da dicembre, molti di loro vedranno un anticipo sul rinnovo contrattuale che comporterà significativi aumenti sugli stipendi. Questa iniziativa si inserisce nel contesto della nuova legge di bilancio 2024, approvata il 16 ottobre.
Il governo italiano ha stanziato circa 7 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, aprendo la strada a un incremento degli stipendi di una vasta fetta di lavoratori del settore pubblico. Tuttavia, per ottenere questi aumenti, non sarà necessario attendere gli accordi tra le confederazioni sindacali e l’Aran, l’agenzia negoziale del pubblico impiego che tratta le intese con i sindacati. Ciò significa che i dipendenti pubblici potranno vedere un miglioramento nei loro cedolini già a partire da dicembre.
Gli aumenti stipendiali riguarderanno circa 1,5 milioni di dipendenti contrattualizzati della Pubblica Amministrazione centrale, e si prevede che si estenderanno anche a circa 670.000 dipendenti del settore sanitario. Tuttavia, va notato che gli impiegati e i dirigenti delle Regioni e degli enti locali, così come il personale tecnico delle università, sono esclusi da questi aumenti. Queste amministrazioni finanziano i rinnovi contrattuali con risorse proprie, e garantire lo stesso trattamento previsto per i dipendenti statali richiederà un adeguamento dei loro bilanci.
In termini concreti, i lavoratori vedranno un incremento dei loro stipendi che varierà a seconda del grado nella gerarchia. Ad esempio, il cambiamento in busta paga oscillerà da 662 euro lordi per i lavoratori al primo gradino degli organigrammi ministeriali, fino a 1.939,7 euro per i dirigenti di prima fascia, che sono in cima alla piramide della Pubblica Amministrazione.
Nel settore dell’istruzione, il più popoloso della Pubblica Amministrazione con oltre 1,2 milioni di dipendenti, le cifre dipenderanno dall’anzianità e dal ruolo. Ad esempio, un professore delle scuole superiori vedrà un aumento di stipendio di 829,2 euro se ha meno di otto anni di servizio, e 1.228,1 euro se ha iniziato a insegnare fra 28 e 34 anni fa. Anche per le scuole medie inferiori e le scuole dell’infanzia e primarie, ci saranno incrementi significativi.
Nel settore sanitario, gli anticipi porteranno circa 657,6 euro in più in busta paga per un operatore di base, 1.053 euro per un infermiere specializzato e 1.516,4 euro per un medico. Queste cifre rappresentano un significativo miglioramento nei compensi dei lavoratori della sanità.
Tuttavia, è importante sottolineare che questi aumenti, pur significativi, devono fare i conti con l’inflazione che ha raggiunto picchi elevati nel 2022 e nel 2023. Coprire completamente queste spese richiederebbe più di 30 miliardi di euro, un importo difficile da coprire nella legge di bilancio. Il governo ha l’intenzione di avviare rapidamente le trattative, iniziando con i settori della sicurezza e della sanità, secondo quanto dichiarato dalla Premier Meloni.





