L’ondata di caldo record che sta colpendo l’Italia sta per raggiungere il suo picco massimo, portando un aumento delle città contrassegnate dal bollino rosso del ministero della Salute, che indica il massimo livello di rischio per tutta la popolazione. Se oggi sono 17 le città segnate dal bollino rosso, si prevede che aumenteranno a 20 domani e arriveranno a 23 mercoledì 19 luglio. Le temperature elevate e l’alta umidità stanno mettendo a dura prova il paese, con numerose città che raggiungeranno livelli di rischio critico per la salute. Domani, le uniche città che saranno contrassegnate con bollino arancione e giallo saranno Bari, Catania, Civitavecchia, Milano, Reggio Calabria, Torino e Genova. Tuttavia, mercoledì, solo Milano e Reggio Calabria manterranno il bollino arancione, mentre Bolzano e Genova scenderanno a bollino giallo.

Le città contrassegnate con il bollino rosso domani, 18 luglio, includono infatti Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo.

Le ondate di calore si verificano quando le temperature rimangono molto elevate per diversi giorni consecutivi, spesso accompagnate da umidità elevata, forte irraggiamento solare e scarsa ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio significativo per la salute della popolazione.

Il ministero della Salute elabora bollettini giornalieri per 27 città, fornendo previsioni a 24, 48 e 72 ore per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore. Questi bollettini sono pubblicati sul portale del ministero ogni anno da maggio a settembre.

È fondamentale che la popolazione prenda precauzioni per proteggersi durante queste intense ondate di calore. È consigliabile rimanere idratati, evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, cercare luoghi freschi e ombreggiati, indossare abiti leggeri e protettivi, e prestare particolare attenzione a bambini, anziani e persone vulnerabili.