A partire da questo marzo, il sistema pensionistico italiano vedrà la rivalutazione degli assegni previdenziali superiori a 4 volte il trattamento minimo Inps. L’annuncio è dato dall’istituto stesso attraverso un comunicato stampa. Mentre le pensioni inferiori a 4 volte il minimo sono già state rivalutate dal 1° gennaio 2023, quelle superiori vedranno l’aumento a partire dal terzo mese dell’anno, ovvero da marzo. Si tratta di pensioni con un importo superiore a 2.101,52 euro.

La legge di bilancio 2023 ha introdotto anche un aumento eccezionale delle pensioni minime, oltre alla revisione del meccanismo di perequazione automatica delle pensioni. In particolare, per gli anni 2023 e 2024, è prevista una perequazione delle pensioni di importo superiore a quattro volte il trattamento minimo in senso più sfavorevole. Ciò significa che la rivalutazione non sarà della stessa percentuale per tutti i tipi di assegni.

Il testo emendato mantiene sei diversi scaglioni di applicazione della perequazione, come già previsto nel disegno di legge originario, rispetto agli attuali tre al 100, al 90 ed al 75%. Questo permetterà una maggiore equità nella rivalutazione degli assegni previdenziali, garantendo un sostegno maggiore alle fasce più deboli della popolazione.

In generale, queste misure rappresentano un importante passo avanti per il sistema pensionistico italiano, in grado di garantire una maggiore giustizia sociale e una migliore qualità della vita per i nostri anziani. Tuttavia, come in ogni riforma, sarà importante monitorare l’effettivo impatto delle misure sulle fasce più deboli della popolazione e intervenire prontamente in caso di necessità.