Il Parco Archeologico di Pompei, la Procura Generale di Napoli, l’Avvocatura statale e la Procura di Torre Annunziata hanno siglato un protocollo per sostenere il ripristino della legalità violata da abusi edilizi nelle aree intorno al sito UNESCO di Pompei. L’obiettivo è quello di demolire gli immobili abusivi nelle aree intorno al sito archeologico più famoso al mondo, per ripristinare le condizioni di decoro dei luoghi e tutelare, conservare e valorizzare i beni culturali che caratterizzano l’area vesuviana.

Il protocollo consentirà alla Procura Generale e alla Procura di Torre Annunziata di accedere ai finanziamenti del Parco per procedere agli ordini giudiziali di demolizione e al contestuale ripristino dei luoghi, imposto dal vincolo archeologico e paesaggistico. Interventi che spesso impongono un grande sforzo economico che le Procure non sono sempre in grado di sostenere, con il solo ricorso ai finanziamenti da parte dei Comuni tramite il Fondo per le Demolizioni istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti.

Questo protocollo sancisce una sinergia tra le istituzioni per contrastare ogni forma di illegalità e dimostra che solo attraverso uno scambio reciproco di competenze e mezzi le istituzioni possono raggiungere risultati concreti nella salvaguardia del patrimonio archeologico nazionale e nel restituire la giusta dignità ai territori e ai cittadini attraverso il ripristino della legalità e il riconoscimento del valore storico e culturale dei luoghi.