«Dottore, non respiro, sto morendo». Sono le parole, ancora lucide, pronunciate dalla donna di 35 anni accoltellata ieri sera a Qualiano, soccorsa in extremis dal personale del 118 intervenuto in via Filippo Turati. La giovane, madre di due figli, è stata gravemente ferita con diversi colpi di coltello. Grazie alle indicazioni fornite dalla stessa vittima e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, l’aggressore è stato identificato subito: si tratta dell’ex compagno, 29 anni, già denunciato in passato per maltrattamenti e sottoposto ai domiciliari con braccialetto elettronico. L’uomo è stato arrestato e trasferito in carcere.

La donna, pur restando in codice rosso, non sarebbe più in pericolo di vita.

Il racconto del medico del 118: “Otto coltellate, lavoravamo in silenzio”

A ricostruire gli attimi concitati del soccorso è un post dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che riporta la testimonianza di Manuel, medico dell’ambulanza intervenuta sul posto.

«La donna era già dentro l’ambulanza di Giugliano 01, distesa, con un asciugamano premuto sull’addome, intriso di sangue. La spogliamo con delicatezza e ciò che vediamo ci mozza il respiro: otto ferite da arma bianca, distribuite sul corpo come un disegno di follia», racconta il sanitario.

La vittima era cosciente ma in condizioni critiche. «La stabilizziamo lavorando in silenzio, con la concentrazione che nasce quando la vita di qualcuno dipende dal tuo prossimo gesto. Partiamo verso il pronto soccorso di Giugliano, sirena aperta nel buio».

L’indicazione sull’aggressore e il momento più drammatico

Durante il tragitto la donna, a voce flebile, indica il responsabile: «È stato lui…». Tre parole che, come sottolinea Manuel, «pesano come macigni».

Poi arriva il momento più delicato: «All’improvviso la sua voce cambia, si spezza. “Dottore, non respiro, sto morendo”. È un suono che non dimenticherò mai».
Il medico prova a infonderle forza: «Mi volto verso di lei e le dico: “Qua dentro non muore nessuno”».

La città in apprensione

L’intera comunità di Qualiano si è stretta intorno alla giovane. Il sindaco ha espresso solidarietà pubblica, sottolineando che il paese resta con il fiato sospeso in attesa di ulteriori aggiornamenti sul suo stato di salute.