Il Piano nazionale per la famiglia 2025-2027 è ufficialmente operativo, dunque una boccata d’ossigeno. Il documento, elaborato dal Dipartimento per le politiche della famiglia, definisce infatti una nuova strategia triennale basata su 14 schede-azione, con un approccio integrato al welfare familiare.

Tra i principali obiettivi del Piano ci sono dunque Sostegno alla natalità, Focus sulla Generazione Z tramite azioni conoscitive mirate, Promozione di figure di supporto alla genitorialità nei primi mille giorni di vita del bambino, Conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e Potenziamento dei servizi di cura e assistenza.

Inoltre una visione ecosistemica del territorio
Il Piano punta a una gestione condivisa tra enti pubblici, privati e del Terzo Settore, immaginando il territorio come un ecosistema sociale dove tutti gli attori collaborano per il benessere delle famiglie.

In questo contesto, il Centro per la famiglia assume un ruolo centrale, diventando quindi cuore operativo e gestionale degli interventi.

“L’obiettivo principale del Piano – si legge nella nota del Dipartimento – è adottare una visione plurale del welfare familiare e promuovere il principio di sussidiarietà, ascoltando inoltre i bisogni reali delle famiglie e valorizzando le buone pratiche esistenti”.

Ripartiti 30 milioni alle Regioni: ecco quanto riceve ciascuna
La ministra Eugenia Roccella ha anche annunciato il riparto del Fondo per le politiche della famiglia, che ammonta a 30 milioni di euro. Di seguito la distribuzione dei fondi:

Ecco quindi Regione / Provincia Importo (€)
Abruzzo 703.142,16
Basilicata 353.006,06
Calabria 1.179.556,85
Campania 2.864.228,06
Emilia Romagna 2.031.937,34
Friuli Venezia Giulia 625.522,99
Lazio 2.468.172,48
Liguria 866.730,34
Lombardia 4.061.004,72
Marche 760.541,52
Molise 229.597,44
P.A. Bolzano 235.337,38
P.A. Trento 241.077,31
Piemonte 2.060.637,02
Puglia 2.003.237,66
Sardegna 849.510,53
Sicilia 2.637.500,59
Toscana 1.832.699,01
Umbria 470.674,75
Valle d’Aosta 83.229,07
Veneto 2.089.336,70