A seguito dei controlli periodici effettuati dall’Arpac, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, il Comune di Napoli ha emanato un’ordinanza che dispone il temporaneo divieto di balneazione in diverse aree marino-costiere della città. I punti interessati includono “Donn’Anna”, “Lungomare Caracciolo”, “Pietrarsa”, “Via Partenope”, tutti soggetti a sforamenti dei parametri di qualità dell’acqua rilevati il 20 agosto.
Le Cause degli Sforamenti: Le Piogge Intense
Secondo la nota diffusa dal Comune di Napoli, gli sforamenti sono causati dalle intense piogge dei giorni precedenti, che hanno trascinato in mare detriti accumulati durante il periodo di secca. “Gli sforamenti dei parametri di verifica rilevati da Arpac sono certamente dovuti alle grandi piogge dei giorni precedenti. Piogge che sono avvenute dopo molti giorni di secca e che hanno trascinato di tutto verso il mare”, si legge nella comunicazione. Il Comune ha sottolineato che i superamenti dei limiti sono stati riscontrati anche in zone generalmente classificate come “eccellenti” e prive di scarichi fognari, evidenziando così l’eccezionalità dell’evento.
Il Comune ha già richiesto nuovi prelievi all’Arpac, confidando nella tempestività e nella professionalità dell’agenzia per ripristinare al più presto la balneabilità delle aree interessate, molto frequentate dai cittadini durante la stagione estiva.
Situazione Critica anche a Torre Annunziata
Analogamente, anche il Comune di Torre Annunziata ha emesso un’ordinanza di divieto di balneazione per tutte le quattro aree marittime di sua competenza, in seguito agli esiti negativi delle analisi condotte dall’Arpac il 19 agosto. Le aree colpite sono il punto Nord Foce Sarno, il lido Azzurro, la spiaggia del molo di ponente e villa Tiberiade, dove i livelli di enterococchi intestinali ed escherichia coli hanno superato i limiti consentiti.
Il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, ha spiegato che anche in questo caso le condizioni meteorologiche avverse hanno contribuito al deterioramento della qualità delle acque. “Le condizioni meteorologiche avverse del giorno prima sono, con molta probabilità, la causa del dato negativo. Nel frattempo ho dovuto emanare un’ordinanza di divieto della balneabilità, ma ho già chiesto ad Arpac di effettuare nuovi prelievi, che saranno eseguiti a breve. Dovremmo tornare presto alla normalità”, ha dichiarato il primo cittadino.
Le Prospettive di Ritorno alla Normalità
In entrambe le città, le amministrazioni locali stanno collaborando strettamente con l’Arpac per monitorare la situazione e ristabilire al più presto la possibilità di balneazione. I nuovi prelievi previsti nelle prossime ore saranno determinanti per verificare se le condizioni delle acque marine siano tornate nei limiti di sicurezza, consentendo così la riapertura delle spiagge.