All’interno degli uffici comunali di Napoli dedicati alle pratiche dell’Assegno di Inclusione, si sono verificati episodi di violenza fisica ai danni di dipendenti. Due distinti incidenti si sono verificati nella X Municipalità di Bagnoli-Fuorigrotta e nella III Stella-San Carlo all’Arena, dove due dipendenti sono stati fisicamente aggrediti. In particolare, nell’incidente avvenuto nella III Stella-San Carlo all’Arena, un dipendente è stato picchiato e costretto a ricorrere alle cure mediche ospedaliere a causa delle ferite riportate. In entrambi i casi, è intervenuta la Polizia di Stato per riportare la calma.
I sindacati, tra cui Annibale De Bisogno (Uil), Agostino Anselmi (Cisl) e Danilo Criscuolo (Cgil), hanno denunciato l’accaduto e hanno espresso la necessità di aumentare la vigilanza negli uffici comunali. “Ancora una volta siamo testimoni di aggressioni alle assistenti sociali”, hanno dichiarato i sindacati. “Questa mattina sono stati aggrediti un operatore della 3 e uno della 10 municipalità. In entrambi i casi si è dovuto ricorrere alle cure mediche presso i nosocomi cittadini e all’intervento della Polizia di Stato. Non si può lavorare in questo modo, col rischio di essere alla mercé di chiunque entri. I disordini, peraltro, hanno fatto saltare 30 colloqui già programmati”.
Nel contesto, la situazione si fa particolarmente tesa poiché il Comune di Napoli sta affrontando un notevole carico di lavoro. Sono infatti pervenute ben 48.000 domande relative all’Assegno di Inclusione (AdI), il contributo del Governo da 480 a 1.500 euro destinato alle famiglie in condizioni di povertà, che ha sostituito l’ex Reddito di Cittadinanza a partire da gennaio. Tuttavia, per gestire queste domande, ci sono solo 200 assistenti sociali. Ciascun assistente deve prendere in carico una famiglia, contattarla entro 4 mesi, fare i colloqui individuali per redigere il piano personalizzato per ogni componente della famiglia, e poi ricontattarla ogni 90 giorni per l’aggiornamento della pratica, pena la sospensione dell’assegno. La sovraccarico di lavoro sta mettendo i lavoratori allo stremo, tanto che i sindacati hanno proclamato lo sciopero per il 18 giugno, a causa delle frequenti tensioni registrate negli uffici.
Nello specifico dell’incidente nella III Municipalità di San Giovanni e Paolo, un uomo, convocato regolarmente, si è presentato nella stanza dei colloqui e ha iniziato a urlare e spintonare il personale, aggredendo verbalmente le assistenti sociali. Nonostante i tentativi di calmarlo, l’uomo non si è placato. Un impiegato comunale che ha cercato di tranquillizzare l’uomo è finito aggredito con una ginocchiata nello stomaco ed un pugno in faccia, cadendo a terra. I colleghi sono intervenuti e hanno chiamato la Polizia, che ha portato l’aggressore in commissariato.
Nella X Municipalità, invece, si è presentato un senza fissa dimora senza convocazione, il quale ha iniziato a spintonare un’assistente sociale. Anche in questo caso, sono intervenuti i colleghi e successivamente la Polizia, ponendo fine alla situazione dopo circa due ore di tensione.