Numerosi cartelli in difesa del diritto all’aborto sono affissi nella notte a Napoli, in particolare nel centro storico della città. Diverse le frasi che compaiono sui manifesti, da “Giù le mani dai nostri corpi” a “Fuori i pro life dai consultori” e, ancora, “L’aborto è un diritto”. L’azione è delle attiviste dell’ex Opg Je so’ pazzo e dell’Ambulatorio popolare che spiegano: “La Camera dei deputati ha approvato un emendamento di FdI al decreto Pnrr con il quale si permette il “coinvolgimento di enti del terzo settore” con esperienza “nel sostegno alla maternità” nei consultori. Si tratta, in parole semplici, di aprire ad anti-abortisti e pro-life le porte di luoghi che dovrebbero essere di tutela della salute, di difesa dell’autodeterminazione in ambito riproduttivo e in cui maggiormente sono rilasciati i certificati per l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza”.

“Questo emendamento – affermano le attiviste – è l’ennesimo attacco al diritto all’aborto già fortemente compromesso dalla presenza di ginecologi obiettori all’interno delle strutture pubbliche, circa sette su 10. Un diritto poco tutelato dalla legge 194 del 1978 che sarebbe anzi da implementare e migliorare per rendere effettivamente l’aborto una pratica sicura, accessibile e diffusa sul tutto il territorio. La prima premier donna odia le donne e, giorno dopo giorno, smantella diritti conquistati negli anni. Solo una mobilitazione seria può fermare questo”.