La nuova legge di bilancio del governo Meloni porterà vantaggi significativi per alcune categorie di lavoratrici a partire da gennaio 2024. In particolare, le donne con almeno due figli minorenni riceveranno un bonus in busta paga attraverso una decontribuzione. Questa misura comporterà un aumento dello stipendio netto, specialmente per coloro che rientrano nella fascia di reddito superiore ai 28.000 euro lordi all’anno. Con la decontribuzione fino a 3.000 euro all’anno, circa 1.700 euro netti in più annui (o 140 euro al mese) si rifletteranno nelle buste paga di queste lavoratrici.

Questa iniziativa prevede che le lavoratrici con almeno due figli minori di 18 anni non dovranno versare contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti a carico del lavoratore per l’anno prossimo. Per coloro che hanno tre o più figli, di cui almeno uno sotto i 10 anni, questa misura sarà in vigore fino al 2026. Tuttavia, è importante notare che questa agevolazione riguarderà solo le dipendenti a tempo indeterminato, escludendo le lavoratrici domestiche.

Taglio del cuneo fiscale

Un altro aspetto cruciale della legge di bilancio del governo Meloni è il taglio del cuneo fiscale, che rimarrà confermato per l’intero anno 2024. Questa misura, con un investimento di circa 10 miliardi di euro, prevede una riduzione dei contributi previdenziali per alcune fasce di dipendenti. Tale riduzione sarà di 6 punti fino a un reddito di 35.000 euro e di 7 punti fino a un reddito di 25.000 euro.

Tuttavia, nonostante questo taglio sia già in vigore dal luglio 2023, non ci saranno differenze immediate negli stipendi dei lavoratori dipendenti nel 2024. Poiché la proroga del taglio del cuneo fiscale è stata confermata, le buste paga rimarranno stabili, senza variazioni rispetto all’attuale regime. In assenza di questa proroga, si sarebbe verificata una diminuzione nelle retribuzioni mensili.