Il prete casertano Livio Graziano, condannato in primo e secondo grado per abusi su un dodicenne, si trova ora sotto il vincolo di un sequestro conservativo ammontante a 220.000 euro. Tale provvedimento è disposto dalla quarta sezione penale (collegio B) della Corte di Appello di Napoli, presieduta da Luisa Toscano. La decisione di sequestrare questa somma è giunta a seguito della conoscenza dell’imminente chiusura del conto corrente intestato al prete, nel quale il denaro è attualmente depositato. I giudici hanno espresso preoccupazione riguardo alla mancanza di informazioni sulla destinazione dei fondi custoditi nel conto. Questa circostanza ha generato l’opinione che esista un concreto pericolo di dispersione dei mezzi che dovrebbero garantire il pagamento delle spese di giustizia relative al procedimento penale.
Nel giugno scorso, la Corte d’Appello di Napoli ha confermato la condanna a otto anni di reclusione per il sacerdote originario di Lusciano, che ha presentato un ricorso in Cassazione contro la suddetta condanna.
Il sequestro conservativo è un’azione presa per garantire che le risorse finanziarie rimangano disponibili per eventuali spese di giustizia, assicurando così che i costi derivanti dal procedimento penale possano essere coperti.