L’Assegno Unico, introdotto in Italia a gennaio del 2022 con l’obiettivo di semplificare e potenziare gli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, sta per subire importanti modifiche con la prossima legge di bilancio. Questo strumento, che oggi beneficia 8,9 milioni di figli in Italia, con un bonus mensile di 161 euro, è destinato a vedere un incremento dei contributi, con un particolare focus sul secondo e terzo figlio.
Il governo italiano ha posto la questione della “natalità” al centro delle sue priorità, con il ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, che ha annunciato piani concreti per rafforzare il sostegno alle famiglie con due o più figli. Roccella ha affermato: “Abbiamo immaginato, diciamo così, un pacchetto secondo figlio”. Questa iniziativa mira a incoraggiare le famiglie ad avere un secondo o terzo figlio, contribuendo così a rafforzare la crescita demografica del paese.
Con la prima finanziaria del governo guidato da Giorgia Meloni, l’Assegno Unico è aumentato per il primo figlio e per i nuclei familiari con tre o più figli. Questo sostegno è ulteriormente rafforzato per le famiglie numerose.
Nel frattempo, i pagamenti mensili dell’Assegno Unico per il 2023 sono in corso. Le date di erogazione per il mese di ottobre sono fissate per il 17, 18 e 19 ottobre 2023. L’importo dell’assegno varia in base alla situazione specifica della famiglia, con l’Isee come principale fattore determinante. È importante notare che l’Assegno Unico può essere ricalcolato in caso di cambiamenti nelle caratteristiche del nucleo familiare, come la nascita di un nuovo figlio.
Dal giugno 2023, è entrata in vigore una nuova maggiorazione per i nuclei vedovili, e da luglio 2023, gli importi sono rivalutati per tener conto dell’inflazione.
Queste modifiche hanno comportato un aumento significativo delle spese, che nei primi sette mesi del 2023 hanno raggiunto i 10 miliardi di euro. Se il trend attuale continua, ci si aspetta che la spesa superi i 17 miliardi entro la fine dell’anno. Questo rappresenta un aumento di 4,6 miliardi rispetto al 2022, segnando un incremento del 37%.
Uno dei fattori chiave che influisce su questa crescita è l’aumento del numero di giovani beneficiari, passati da una media di 8,6 milioni nel 2022 a 8,9 milioni nel 2023, insieme all’aumento delle famiglie che hanno beneficiato dell’Assegno Unico, salite da 5,3 milioni a 5,6 milioni.
L’Assegno Unico è stato pensato per supportare le famiglie in base al numero e all’età dei figli a carico, con particolare attenzione alle famiglie con figli disabili. L’importo dell’assegno varia in base all’Isee e alle specifiche condizioni del nucleo familiare. È importante notare che l’Assegno Unico è garantito a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di 43.240 euro.