E’ allarme per gli infettivologi, le infezioni ospedaliere rappresentano la vera grande pandemia del futuro. In Italia si contano circa 11mila decessi all’anno e l’OMS prevede nel 2050 milioni di morti in tutto il mondo. Il tema è oggetto del dibattito svoltosi a Napoli ‘ Infettivologia all’ombra del Vesuvio’ promosso da Nicola Coppola (Università della Campania Luigi Vanvitelli) e Ivan Gentile ( Università di Napoli Federico II) che ha visto tra i protagonisti: Massimo Andreoni, Presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione Fulop e Professore emerito di Malattie Infettive dell’Università di TorVergata; Claudio Maria Mastroianni, Presidente Nazionale SIMIT; Gennaro Limone, Direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.

“Se pensavamo che il covid fosse l’ultima pandemia con la quale ci saremmo confrontati ci siamo dimenticati l’antibiotico resistenza, le infezioni correlate con l’assistenza – ha detto a LaPresse Massimo Andreoni, presidente del Comitato Scientifico Fulop -. Questa è la vera grande sfida che abbiamo davanti, la vera grande pandemia. In Italia si calcola che ci siano 11mila persone che muoiono per infezioni da germi multiresistenti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità dice che nel 2050 ci saranno 30 milioni di morti e sarà la malattia che porterà al maggior numero di decessi. Affrontare questo vuol dire avere una visione globale di sanità sia all’interno delle strutture sanitarie, ma anche con l’informazione delle persone perchè questa è una battaglia che possiamo vincere solo se la facciamo tutti insieme”.