Il mercato libero delle bollette per l’energia elettrica e il gas in Italia sta diventando sempre più caotico, con modifiche unilaterali dei contratti, promozioni poco trasparenti e previsioni incerte che lasciano gli utenti in balia di call center aggressive e di agenzie che spingono un fornitore piuttosto che un altro. Inoltre, l’Antitrust sta affrontando difficoltà nel regolamentare questo mercato. Di conseguenza, gli italiani spesso finiscono per pagare bollette più alte di quanto sarebbe giusto. A dicembre, il Consiglio di Stato ha sospeso i provvedimenti dell’Antitrust contro gli aumenti delle tariffe ritenuti eccessivi. Tuttavia, il decreto Milleproroghe ha poi permesso gli adeguamenti alle condizioni economiche previste dai contratti, il che significa che gli italiani stanno ricevendo comunicazioni di aumenti fino a 3 o 4 volte superiori.

Le aziende stanno reagendo in modo diverso alla situazione: alcune, come Enel, Iren, A2a, continuano a offrire contratti a prezzo fisso con aumenti significativi, mentre altre, come Eni e Acea, hanno sospeso i contratti a prezzo fisso e offrono solo contratti a prezzo variabile. Tuttavia, questi ultimi comportano un rischio per gli utenti, poiché il prezzo può variare in modo imprevedibile. Inoltre, l’incertezza delle regole sta limitando la concorrenza sul prezzo, rendendo più difficile per gli utenti trovare alternative convenienti.