«Abbiamo questa possibilità da sfruttare, siamo disperati e non possiamo più attendere. Siamo pronti a mettere il territorio a ferro e fuoco». Sono risuonate lancinanti le parole dei comitati civici Via Nuova San Marzano e La Voce del Fornillo, che nella tarda serata di lunedì hanno incontrato le Amministrazioni comunali di Poggiomarino e Scafati in merito alla piaga allagamenti ed alla bonifica ambientale.

Gli stessi cittadini, appena dieci giorni fa, avevano bloccato i lavori fognari proprio in via Nuova San Marzano, sul tratto al confine tra le due città dell’agrovesuviano. Secondo gli attivisti, infatti, la realizzazione del nuovo sbocco fognario non risolve assolutamente i problemi dell’arteria, che resterebbe “ostaggio” delle invasioni di acqua piovana ad ogni temporale. La richiesta dei “pasionari” davanti ai politici è stata quella di costruire, invece, un impianto che possa raccogliere le acque derivanti dalla pioggia oltre a quelle “nere”.

L’incontro è avvenuto presso la sala del Bar La Vela, ed oltre ai comitati erano presenti il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, l’assessore ai Lavori Pubblici, Brigida Marra, l’assessore di Poggiomarino, Alfonso Troiano, ed il consigliere regionale, Monica Paolino. “L’invito” dei comitati civici è stato piuttosto chiaro: «In attesa delle bonifiche, delle opere risolutrici per cui serviranno ancora anni, vogliamo attuare una soluzione-tampone efficace attraverso i lavori che sono stati cantierizzati in questo periodo», ha riferito Carmine De Filippo del comitato di via Nuova San Marzano.

«Al contrario – ha proseguito – siamo pronti nuovamente a scendere in strada ed a bloccare traffico e manovali». La tensione, insomma, si taglia a fette in un fazzoletto di territorio che anche ieri, tra l’altro, è stato trasformato in una “piscina” di liquami dalla pioggia caduta nel primo pomeriggio. Una condizione che ha spinto il sindaco di Scafati a firmare una seconda ordinanza di stop ai lavori per motivi di ordine pubblico, e sembra che oggi possa fare lo stesso anche il primo cittadino di Poggiomarino, Leo Annunziata, bloccando le opere sul tratto di propria competenza a Longola.

La firma dovrebbe arrivare già in mattinata, con lo scopo di dare più forza alla richiesta di un incontro urgente con l’assessore regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola. L’intenzione era di realizzare una condotta più ampia per fare confluire tutte le acqua nel collettore, soluzione che però Arcadis – tra l’altro in fase di dismissione – ha rigettato per problemi legati all’opportunità.

L’altra strategia messa in campo da comitati e Comuni coinvolti è la creazione di canali di scolo più ampi e di forma trapezoidale, che possano contenere i liquidi. Altrimenti i cittadini sono pronti ad una nuova battaglia, stavolta senza risparmiare alcuna energia, «perché – dicono – stiamo morendo tra allagamenti e acqua di fogna che continuano ad invaderci».