La fine di un incubo dopo aver lottato per sette anni in tribunale per dimostrare la sua innocenza: e sono serviti ben nove sentenze, prima di uscire da un tunnel terribile. La storia è raccontata dal Corriere del Mezzogiorno e da TgCom. Annunziata Iorio, residente a Somma Vesuviana, è stata scambiata per una truffatrice e ci sono voluti ben nove processi prima che il Gip di Foggia pronunciasse l’assoluzione definitiva e che fosse individuata la vera colpevole.
Nel mezzo un lungo periodo di sofferenze e umiliazioni. La donna ha raccontato la sua odissea, un calvario che per Nunzia comincia nel 2006 davanti al carcere di Campobasso, dove la donna era andata prendere il compagno che aveva finito di scontare la sua pena. «Rientrando a Napoli – raccontano Cormezz e Tgcom – sbaglia strada e viene fermata da una pattuglia dei carabinieri, che si era appostata per sorprendere una truffatrice di persone anziane, che, secondo una segnalazione, sarebbe dovuta passare su quella strada. In quel momento, l’auto di Annunziata è l’unica a transitare in quel punto».
Scatta la perquisizione del mezzo e un mese dopo la donna viene arrestata con l’accusa di truffa nei confronti di persone anziane. Ora la verità è venuta a galla. «Ora sono serena – racconta Annunziata – ma nessuno mi potrà restituire tutte le notti senza sonno. Non chiedo nessun risarcimento, voglio solo che si sappia che sono innocente».