Napoli perde tre posizioni nella classifica annuale sulla qualità della vita realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza. Il capoluogo campano si colloca al 98° posto su 107 province, confermando un quadro complessivamente fragile in diversi settori strategici.
I risultati nelle nove dimensioni analizzate
Il report segnala progressi minimi e un generale rallentamento, con performance ancora molto lontane dalla media nazionale. Particolarmente critici i risultati in:
Affari e lavoro: 107° posto
Ambiente: 104° posto
Istruzione e formazione: 99° posto
Reddito e ricchezza: 99° posto
Si registra un miglioramento nel comparto turistico, che raggiunge l’8° posto, mentre alcuni indicatori mantengono una posizione “intermedia”:
Popolazione: 55° posto
Sistema salute: 38° posto
Sul fronte sicurezza emergono dati contrastanti: migliora l’indice sui reati (91° posto, rispetto al 95° della precedente edizione) ma peggiora la sicurezza sociale (73° posto contro 67°).
Confronto con il resto d’Italia
La classifica conferma un forte divario tra Nord e Sud. In particolare:
Milano si conferma al 1° posto, grazie a servizi, infrastrutture e vivacità economica
In fondo restano Caltanissetta (107°), Crotone (106°) e Reggio Calabria (105°)
Tra i peggiori arretramenti si segnala Foggia (dal 93° al 104°), come anche Pordenone e Gorizia
Nelle regioni meridionali si osservano ampie sacche di disagio, mentre una qualità della vita definita “accettabile” è registrata solo in poche realtà, tra cui L’Aquila.
Il caso Napoli: analisi e prospettive
Nel capoluogo campano, i dati riflettono difficoltà strutturali legate al mercato del lavoro, ai servizi essenziali e alla tutela ambientale. La crescita del turismo e il leggero progresso in alcuni indicatori non sono ancora sufficienti a invertire la tendenza.
La città ottiene comunque risultati migliori rispetto ad alcune grandi realtà italiane in specifici ambiti, come:
raccolta rifiuti (posizione migliore rispetto a Roma)
reati commessi (indicatori più favorevoli rispetto a Milano)





