Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione e contrasto ai reati predatori da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma. I servizi di vigilanza, concentrati in particolare nelle aree più affollate del trasporto pubblico, hanno portato in soli due giorni all’arresto di quattro persone sorprese a derubare viaggiatori e turisti.

Controlli a bordo dei convogli e nelle stazioni principali

Nel corso dei pattugliamenti sulle linee metropolitane e nelle zone di maggior transito, i militari hanno intercettato una 33enne di cittadinanza bosniaca, già nota alle forze dell’ordine. Grazie alla verifica in banca dati, è emerso a suo carico un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Milano. La donna dovrà scontare una pena residua di 7 anni, 10 mesi e 23 giorni di reclusione, oltre a una multa.

Alla fermata Termini della linea A, i Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno arrestato un 28enne peruviano, colto sul fatto mentre sfilava il portafogli a un pendolare italiano in attesa della metro. L’uomo è stato immediatamente bloccato e condotto in caserma.

Turisti nel mirino: interventi rapidi e refurtiva recuperata

Alla fermata Repubblica, il Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro ha tratto in arresto un 25enne cileno senza fissa dimora, con precedenti penali. Il giovane era riuscito a sottrarre uno smartphone, un documento e una carta di pagamento dallo zaino di una turista statunitense sessantunenne, ignara dell’accaduto. Gli oggetti rubati sono stati restituiti subito alla proprietaria.

Infine, in piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante hanno fermato un 47enne originario di Napoli, già conosciuto dagli investigatori. L’uomo aveva appena sottratto una calcolatrice scientifica dal valore di circa 150 euro dallo zaino di un cittadino romano in attesa dell’autobus. Oltre all’arresto, per lui è scattato un ordine di allontanamento dall’area.

Attività di contrasto in continuo rafforzamento

L’intensificazione dei controlli fa parte di una strategia volta a garantire maggiore sicurezza a cittadini e visitatori, in particolare nei luoghi più esposti ai reati predatori, come stazioni, mezzi pubblici e snodi turistici.

Si ricorda che, essendo le indagini ancora nella fase preliminare, tutti gli indagati devono essere considerati innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.