La legge di bilancio entra ufficialmente nella fase degli emendamenti con quasi seimila proposte di modifica. La maggioranza si prepara a intervenire sul testo, mentre il dibattito politico si concentra su una delle iniziative più controverse: la proposta di Fratelli d’Italia di riaprire il condono edilizio del 2003.

L’emendamento, pensato per avere validità su tutto il territorio nazionale, punta in realtà soprattutto alla Campania, dove vent’anni fa la sanatoria non fu applicata. Il senatore Antonio Iannone, promotore dell’iniziativa, sostiene che la misura «consentirebbe di salvare migliaia di abitazioni» e rappresenterebbe «un rimedio agli errori del passato», precisando che sarebbero esclusi gli immobili costruiti in aree a rischio.

La reazione delle opposizioni è stata immediata. Partito Democratico, Avs e Movimento 5 Stelle accusano Fratelli d’Italia di tentare un «voto di scambio» a pochi giorni dalle elezioni regionali e giudicano la proposta «inaccettabile». Il PD chiede chiarimenti direttamente alla presidente del Consiglio. Il testo riprende un disegno di legge già presentato e, secondo fonti parlamentari, potrebbe essere inserito tra gli emendamenti segnalati.

Parallelamente, i partiti continuano a marcare le proprie priorità nella manovra. La Lega punta a un aumento del prelievo su banche e assicurazioni; Forza Italia insiste su interventi dedicati ad affitti e imprese; le opposizioni tornano a chiedere salario minimo e ampliamento dei congedi.

La fase decisiva prenderà forma a dicembre, quando le commissioni parlamentari inizieranno a votare gli emendamenti che determineranno l’assetto finale della legge di bilancio.