Dal 30 ottobre al 2 novembre, Napoli torna a celebrare la sua parte più profonda e misteriosa con la quarta edizione di “Uànema: festa degli altri vivi”, un grande evento diffuso che trasforma la città in un teatro a cielo aperto, dove si incontrano vivi e morti, tradizione e contemporaneità.

Promosso dal Comune di Napoli, Uànema è un “dispositivo civico” che ribalta la paura della morte in una festa collettiva: un modo ironico, dissacrante e profondamente napoletano per esorcizzare l’aldilà ridendo di ciò che spaventa.

Non un Halloween d’importazione, ma un rito napoletano

Uànema non è un Halloween all’americana, ma un “iper-Halloween” napoletano, radicato nella cultura popolare delle anime pezzentelle e delle capuzzelle.
Gli ipogei, le terre sante e le catacombe della città si aprono al pubblico con un programma di oltre trenta appuntamenti gratuiti tra concerti, letture, performance e proiezioni.

L’iniziativa restituisce voce alla Napoli invisibile, quella che vive tra il sacro e il profano, tra l’ironia e la devozione, dove — come ricordano gli organizzatori — “a Napoli i morti non fanno paura: soccorrono la città più di quanto la infestino”.

I luoghi simbolo di Uànema

Sono quindici i siti straordinariamente aperti per l’occasione, tra cui:

la Chiesa del Purgatorio ad Arco,

Sant’Anna dei Lombardi,

le Catacombe di San Gennaro e di San Gaudioso,

la Chiesa di Santa Luciella ai Librai,

San Giovanni Maggiore,

il Rione Vergini e la Necropoli Ellenistica.

In questi spazi suggestivi prenderanno vita quattro giorni di eventi che intrecciano arte, memoria e identità cittadina.

Gli eventi e i protagonisti

Tra i protagonisti della rassegna:

Federica Cacciola, con la stand up comedy “Ma sei scema?”;

Amedeo Colella, con lo spettacolo comico “’O staje tiranno ’e piede!!”;

Imma Villa e Cecilia Lupoli, impegnate nelle mise en voix tratte dai “Dialoghi dei morti”;

i concerti del trio Curanime e del coro corso “A Filetta”, che porteranno sonorità spirituali e mediterranee nei luoghi del culto.

Il programma include anche lo spettacolo per bambini “Pulcinella e le anime pezzentelle” e la maratona cinematografica notturna “Dal buio, vedere”, ospitata dal Multicinema Modernissimo.

Napoli, città-soglia tra vivi e morti

Nel suo insieme, Uànema si propone come una “pedagogia laica del confine”: un invito a guardare, ridere e riflettere dove solitamente si distoglie lo sguardo.
La manifestazione restituisce Napoli alla sua vocazione di città-soglia, dove i morti continuano a dialogare con i vivi, e la memoria diventa un atto collettivo di cultura, arte e identità.