Nel Lazio quasi una scuola su sei è priva di certificazioni di sicurezza. Secondo i dati 2023-2024 del Portale unico del Ministero dell’Istruzione e del Merito, rielaborati da Tuttoscuola, il 14,8% degli edifici scolastici laziali (474 su 3.203) non possiede i documenti che attestano la conformità agli standard di sicurezza.
Un dato preoccupante, soprattutto se confrontato con la media nazionale, che si ferma al 9% (3.588 scuole su 39.993).
Lazio tra le regioni con più criticità
La regione guidata da Rocca supera di quasi sei punti la media italiana e si colloca tra i territori più problematici sul fronte edilizia scolastica.
Peggio del Lazio si registrano solo:
Campania: 18,4% di scuole senza certificazioni;
Calabria: 20,5%;
Abruzzo: 32,4%, la regione con la situazione più critica.
Poco meglio del Lazio, ma comunque sopra la media nazionale, si trovano:
Sardegna: 14,3%;
Basilicata: 12,5%;
Puglia: 11,5%.
Le regioni più virtuose
Il quadro cambia radicalmente al Nord:
Valle d’Aosta: 0% (tutte le scuole certificate);
Marche: 0,5%;
Lombardia: 1,8%;
Veneto: 2,1%;
Piemonte: 2,5%.
Nel complesso, le criticità più gravi si concentrano nel Mezzogiorno, dove si trova circa due terzi degli edifici scolastici non certificati.
Un divario Nord-Sud che pesa sugli studenti
I dati confermano che l’edilizia scolastica italiana è ancora segnata da forti disuguaglianze territoriali. Se al Nord la quasi totalità delle scuole rispetta i requisiti di sicurezza, nel Sud migliaia di edifici restano indietro, con potenziali rischi per studenti, insegnanti e personale.
L’assenza di certificazioni non implica automaticamente che un edificio sia pericoloso, ma evidenzia una mancanza di adeguamenti normativi e di controlli che lo Stato dovrà colmare con investimenti mirati.





