Un episodio di violenza gratuita ha turbato la notte partenopea, gettando un’ombra sul volto della città. L’artista di strada Pier Macchiè, conosciuto e apprezzato per le sue performance cariche di colore e ironia, è stato vittima di un’aggressione sul ponte della Sanità: un giovane in sella a uno scooter, senza casco, lo ha avvicinato per strappargli il cappello, gesto umiliante e del tutto immotivato.

La scena, ripresa in un video e pubblicata sui social dallo stesso artista, ha immediatamente fatto il giro del web, scatenando un’ondata di sdegno. In molti hanno voluto esprimere solidarietà a Pier Macchiè, che con il suo lavoro contribuisce da anni a portare leggerezza, cultura e bellezza nelle strade di Napoli.

Il filmato è arrivato anche all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini indignati. L’esponente politico ha denunciato pubblicamente l’episodio, definendolo l’ennesima manifestazione di bullismo e inciviltà che avvelena la vita quotidiana della città.

«Un gesto vigliacco, compiuto senza alcuna ragione se non quella di seminare paura e sopraffazione», ha commentato Borrelli, chiedendo interventi immediati per contrastare simili comportamenti e restituire sicurezza agli spazi pubblici.

L’aggressione a Pier Macchiè, per la sua assurdità e per il clamore mediatico suscitato, è diventata in poche ore il simbolo di una ferita collettiva: la violenza che tenta di spegnere la creatività e l’arte di strada, elementi che rappresentano invece una delle anime più autentiche di Napoli.