Nella notte tra lunedì e martedì si è verificata un’evasione dal carcere di Napoli Poggioreale, una delle strutture penitenziarie più note e storiche d’Italia. Due detenuti stranieri sono riusciti a fuggire, ma uno di loro è già stato catturato.

Chi sono i detenuti evasi

I protagonisti della fuga sono:

Mahrez Souki, 32 anni, di nazionalità algerina

Kazem Mohmed Elokla, 23 anni, di origine siriana

Entrambi erano reclusi per reati legati a rapine.

Come è avvenuta la fuga

Secondo le prime ricostruzioni, l’evasione si sarebbe consumata tra le 3 e le 4 del mattino. I due detenuti hanno praticato un foro nel muro perimetrale dell’istituto penitenziario e, utilizzando una corda rudimentale, si sono calati oltre la cinta muraria. L’allarme di sicurezza, riferiscono fonti interne, sarebbe scattato regolarmente.

Le denunce del sindacato penitenziario

La vicenda è stata resa nota da Luigi Castaldo, vicepresidente della Confederazione Sindacale Penitenziaria (ConSiPe), che in un comunicato ha sottolineato come l’evasione sia stata favorita dalla cronica carenza di personale, aggravata nel periodo estivo.

Castaldo parla di “ennesima drammatica conferma del totale degrado in cui versano le carceri italiane”, evidenziando la necessità di un intervento immediato del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP).

Sulla stessa linea anche Vincenzo Santoriello, dirigente nazionale ConSiPe, che definisce l’episodio “una ferita profondissima”:

“Poggioreale, che per decenni è stata considerata una fortezza inespugnabile, oggi diventa il simbolo del crollo dell’intero sistema penitenziario. Se un’istituzione del genere non garantisce più sicurezza, significa che il problema ha raggiunto un livello estremo e non più rinviabile”.

Una questione di sicurezza pubblica

La Polizia Penitenziaria, conclude Castaldo, “non può più essere lasciata sola ad affrontare emergenze che mettono a rischio la sicurezza pubblica. Servono risposte concrete e immediate”.