La Carta Dedicata a Te 2025 è un contributo economico di 500 € destinato alle famiglie con reddito basso. L’assegnazione sarà automatica, senza bisogno di fare domanda, e l’importo potrà essere usato per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
In questo articolo scoprirai come funziona, chi può riceverla, le novità rispetto allo scorso anno e le date da ricordare.

1. Cos’è la Carta Dedicata a Te?

È una carta elettronica prepagata da 500 € ricaricata dallo Stato e distribuita tramite Poste Italiane. Non è possibile prelevare contanti o ricaricarla personalmente. Può essere usata solo nei punti vendita convenzionati, dove è previsto anche uno sconto del 15% sugli acquisti ammessi.

2. Chi può ottenerla

Per ricevere la Carta Dedicata a Te 2025 è necessario:

Avere un ISEE non superiore a 15.000 €.

Far parte di un nucleo familiare con almeno tre componenti, con priorità a quelli con figli minori.

Non percepire altri sostegni economici statali come Assegno di inclusione, Carta Acquisti o altre indennità simili.

Rientrare nella graduatoria elaborata dall’INPS e comunicata ai Comuni.

Non serve presentare domanda: i beneficiari vengono individuati automaticamente.

3. Novità 2025

Plateau ridotta: il numero di famiglie beneficiarie sarà leggermente inferiore rispetto allo scorso anno, a causa di fondi destinati a meno nuclei.

Spese ammesse limitate ai generi alimentari, con l’esclusione di carburante o trasporti.

Confermato lo sconto del 15% nei negozi aderenti.

4. Date da ricordare

Assegnazione automatica: a partire da ottobre 2025, con avviso ai beneficiari.

Ritiro della carta: presso l’ufficio postale indicato dal Comune.

Primo utilizzo obbligatorio entro il 16 dicembre 2025, pena la perdita del beneficio.

Scadenza del credito: entro il 28 febbraio 2026.

5. Come funziona l’erogazione

L’INPS elabora la lista dei beneficiari.

I Comuni comunicano ai cittadini l’assegnazione.

Il beneficiario ritira la carta all’ufficio postale indicato.

La carta viene caricata automaticamente con 500 €.

Il credito va speso entro la scadenza per non perderlo.