Passa alla Procura di Salerno l’inchiesta su un presunto tentativo di ricatto e truffa ai danni di Kristian Tumidajevicz, noto come “Il Pengwin”, influencer sportivo molto seguito per i suoi contenuti legati alle scommesse online. Lo ha stabilito il GIP di Roma, accogliendo l’eccezione sulla competenza territoriale presentata dalla difesa dell’imputato, M.A., 34 anni, originario di Pagani (SA).

Il trasferimento del fascicolo è motivato dal fatto che i reati contestati sarebbero stati commessi dalla casa dell’indagato, attraverso dispositivi digitali utilizzati per accedere illecitamente a sistemi informatici e tentare l’estorsione.

I reati contestati
M.A. è accusato di:

Tentata estorsione

Tentata truffa

Furto d’identità

Accesso abusivo a sistema informatico

L’indagine, condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Roma della Polizia Postale, è partita dalla denuncia dello stesso Tumidajevicz. Gli investigatori hanno ricostruito una serie di accessi illeciti alla casella email dell’influencer, compiuti tra il 2021 e il 2023, con lo scopo di sottrarre informazioni personali e aziendali.

I tentativi di truffa e il danno economico
Secondo quanto emerso, l’indagato avrebbe tentato di emettere false fatture a nome della società dell’influencer, indirizzate a Lottomatica, per un totale di 60.000 euro. La truffa non è andata a segno grazie infatti alla segnalazione tempestiva della vittima.

In seguito, M.A. sarebbe riuscito a ottenere l’accesso ai conti gioco online intestati a Tumidajevicz, riuscendo a sottrarre circa 8.000 euro, poi smistati tramite prelievi, ricariche e pagamenti tramite POS presso attività commerciali del Salernitano.

Il ricatto e le minacce
L’episodio più grave, secondo gli inquirenti, riguarda un tentativo di ricatto: l’indagato avrebbe minacciato la vittima di pubblicare online il numero e foto del padre su siti di escort, chiedendo in cambio 10.000 euro in Bitcoin. La prova di quanto accaduto è contenuta in numerosi messaggi minatori, documentati dalla Polizia Postale.