I Carabinieri della Stazione di Formicola hanno arrestato due uomini accusati di tentata truffa ai danni di un’anziana, utilizzando il cosiddetto metodo del falso maresciallo. L’intervento è stato possibile grazie alla tempestiva collaborazione dei cittadini e all’efficace campagna informativa contro le truffe promossa dall’Arma dei Carabinieri.

Nel primo pomeriggio di ieri, i militari hanno ricevuto diverse segnalazioni riguardanti chiamate sospette effettuate da un individuo che si spacciava telefonicamente per un maresciallo dei Carabinieri. L’obiettivo era estorcere denaro e gioielli a persone anziane, facendo leva su minacce e intimidazioni.

Tra le segnalazioni, determinante è stata quella di una donna di 78 anni, contattata da un truffatore che le intimava di consegnare denaro e oggetti di valore a un complice in arrivo presso la sua abitazione. L’uomo avrebbe minacciato gravi conseguenze per lei e i suoi familiari in caso di rifiuto. La donna, insospettita, ha allertato i veri carabinieri e si è rifiutata di aprire la porta, riuscendo però a osservare e memorizzare i tratti somatici del truffatore.

Il tentativo di truffa è fallito, e immediatamente sono scattate le ricerche. Poco dopo, nei pressi di Castel di Sasso, i militari hanno individuato una Fiat 600 di colore giallo con targa polacca, segnalata come mezzo di fuga. A bordo viaggiavano due uomini, uno dei quali corrispondente alla descrizione fornita dalla vittima. All’alt dei Carabinieri, il conducente ha tentato di fuggire, dando inizio a un inseguimento durato circa cinque chilometri. I due sono infine bloccati e arrestati in località Pontelatone.

Condotti in caserma, uno dei fermati è riconosciuto con certezza dalla vittima tramite individuazione fotografica. Le immagini del sistema di videosorveglianza comunale hanno confermato la presenza dell’auto nel centro abitato di Formicola all’orario compatibile con i fatti.

I Carabinieri hanno sequestrato i telefoni cellulari dei due uomini per accertare eventuali legami con altre truffe simili avvenute nella zona.

Gli arrestati, un 42enne residente a Terzigno e un 33enne di San Gennaro Vesuviano, sono posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e saranno giudicati con rito direttissimo.