Un’esplosione di grande intensità ha scosso questa mattina il quartiere Prenestino-Labicano, a Roma, causando decine di feriti, danni strutturali a edifici circostanti e gravi preoccupazioni per la salute pubblica. Il boato, udito in numerosi quartieri della Capitale, è stato provocato da un incendio presso un distributore di carburante in via Gordiani.
Dinamica dell’incidente: esplosione da BLEVE di GPL
Secondo le prime ricostruzioni fornite dal direttore regionale dei Vigili del Fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, l’esplosione è stata causata da un BLEVE (Boiling Liquid Expanding Vapor Explosion), una violenta esplosione legata alla fuoriuscita incontrollata di GPL. L’incidente è avvenuto durante le operazioni di scarico del gas, quando il malfunzionamento ha innescato un incendio che ha coinvolto anche un deposito adiacente di ambulanze contenente bombole d’ossigeno.
Bilancio attuale: 45 persone soccorse, due feriti gravi
Il questore di Roma, Roberto Massucci, ha riferito che almeno 45 persone sono state soccorse, tra cui diversi membri delle forze dell’ordine e operatori del soccorso. Due le persone ricoverate in gravi condizioni presso l’ospedale Sant’Eugenio: si tratta di un dipendente del distributore e un passante investito dalla deflagrazione.
Tra le situazioni più critiche, anche il salvataggio di un uomo intrappolato nella sua auto in fiamme, ora ricoverato in condizioni serie.
Evacuato un centro estivo: evitata una strage
Particolarmente delicata la situazione presso il centro sportivo Villa De Sanctis, nelle immediate vicinanze. L’intervento tempestivo dei responsabili ha permesso l’evacuazione di otto bambini presenti per un centro estivo, scongiurando una possibile tragedia. «Se l’esplosione fosse avvenuta un’ora dopo – ha dichiarato il presidente della polisportiva, Fabio Balzani – ci sarebbero stati oltre 60 bambini e decine di altri presenti in piscina».
Danni agli edifici e intervento delle autorità
La deflagrazione ha provocato danni estesi agli edifici limitrofi, con vetri rotti, infissi divelti e detriti lanciati a diversi metri di distanza. Sono in corso verifiche strutturali da parte dei Vigili del Fuoco su numerosi stabili per valutarne l’agibilità.
Anche le istituzioni hanno manifestato vicinanza e attenzione all’accaduto: la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha parlato con il sindaco Roberto Gualtieri per un aggiornamento diretto. Il vescovo di Roma, Papa Leone XIV, ha espresso solidarietà attraverso un messaggio pubblico, assicurando preghiere per le persone coinvolte.
Rischi sanitari: allerta per la qualità dell’aria
La Protezione Civile e la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) hanno lanciato un’allerta per i possibili rischi respiratori dovuti alla combustione del GPL e di altri materiali. Il gas, incolore e più pesante dell’aria, può accumularsi in ambienti bassi e rimanere nell’atmosfera anche in assenza di fiamme visibili.
Tra le sostanze disperse nell’aria si segnalano:
Particolato fine (PM2.5 e PM10)
Composti organici volatili (VOC)
Residui tossici della combustione
Queste sostanze possono aggravare patologie pregresse come asma e bronchite, e aumentare i rischi cardiovascolari.
La SIMA raccomanda alla popolazione di:
Tenere chiuse porte e finestre fino a nuove comunicazioni;
Indossare mascherine FFP2 in caso di uscita all’aperto;
Evitare aree interdette o contaminate;
Consultare il medico in presenza di sintomi come bruciore agli occhi, tosse, cefalea o difficoltà respiratorie.
Le autorità sono al lavoro per avviare monitoraggi ambientali su aria, suolo e acque di spegnimento, per valutare l’effettiva portata dell’impatto.