Dopo mesi di incertezza e attesa, il Bonus Madri Lavoratrici potrebbe finalmente sbloccarsi. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il decreto attuativo sarebbe in fase di finalizzazione presso il Ministero del Lavoro, segnando una possibile svolta per oltre 360.000 donne che, dall’inizio dell’anno, sono rimaste prive del beneficio.
Tuttavia, nonostante i segnali di movimento, permangono ancora molti interrogativi sulla reale portata della misura, sui tempi di attuazione e sulle categorie che potranno beneficiarne. Per comprendere meglio il quadro generale, è utile analizzare nel dettaglio le novità previste, le difficoltà incontrate e le prospettive per i prossimi mesi.
Le Nuove Regole del Bonus Mamme 2024
Rispetto agli anni precedenti, la Legge di Bilancio 2024 ha introdotto alcune modifiche sostanziali al meccanismo dell’agevolazione. Più precisamente, il bonus non si presenta più come un esonero totale dai contributi previdenziali, ma piuttosto come un abbattimento parziale degli stessi.
Inoltre, il provvedimento estende l’accesso a una platea più ampia di beneficiarie, includendo per la prima volta anche le lavoratrici autonome. Tuttavia, la nuova formulazione del bonus prevede criteri più rigidi, tra cui:
Un limite di reddito fissato a 40.000 euro annui. Solo le lavoratrici che rientrano in questa soglia potranno accedere allo sgravio contributivo.
Un requisito legato al numero di figli. Per poter usufruire del beneficio, è necessario avere almeno due figli, di cui il più piccolo non deve aver superato i dieci anni di età.
L’inclusione delle lavoratrici autonome, ma con alcune restrizioni. Ad esempio, chi opera con il regime forfettario sembrerebbe escluso dalla misura.
Questi cambiamenti, se da un lato rappresentano un tentativo di ampliare la platea delle beneficiarie, dall’altro introducono nuovi vincoli che potrebbero rendere meno accessibile l’incentivo rispetto agli anni precedenti.
Chi Ha Continuato a Ricevere il Bonus e Chi No?
A seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa, la situazione delle beneficiarie si è differenziata in base alla composizione del nucleo familiare e alla tipologia contrattuale.
Da un lato, le madri con tre o più figli hanno continuato a ricevere l’esonero contributivo anche nel 2024, poiché la misura originaria è ancora in vigore per questa categoria. Dall’altro, le madri con due figli sono in attesa del decreto attuativo, necessario per rendere operativa la nuova versione dell’agevolazione.
Un ulteriore elemento di cambiamento riguarda la portata del beneficio. Mentre in passato l’esonero era totale, la nuova formulazione prevede una riduzione solo parziale dei contributi previdenziali, con un impatto economico inferiore per le lavoratrici coinvolte.
Il Decreto Attuativo: A Che Punto Siamo?
Uno degli aspetti più critici dell’intera vicenda riguarda la mancata pubblicazione del decreto attuativo, il cui scopo è quello di definire le modalità di accesso, gli importi esatti e le procedure per ottenere l’agevolazione.
Secondo le ultime indiscrezioni, il Ministero del Lavoro starebbe ancora lavorando alla definizione dell’aliquota contributiva da applicare. Il principale ostacolo riguarda la necessità di bilanciare due fattori: da un lato, l’obiettivo di garantire il beneficio a una platea più ampia possibile; dall’altro, la limitata disponibilità economica stanziata per la misura.
A oggi, il decreto attuativo non è ancora stato pubblicato, ma sembra che una prima bozza sia già stata trasmessa all’INPS, che sta collaborando con il ministero per finalizzare i dettagli tecnici. Tuttavia, il rischio concreto è che il bonus diventi operativo solo a partire dalla fine della primavera, con un ritardo che potrebbe protrarsi fino a maggio o giugno.