Il 6 marzo scorso, a Roscigno, i carabinieri della stazione di Bellosguardo e del nucleo operativo della compagnia di Sala Consilina hanno arrestato un uomo, identificato con le iniziali D.C., per i reati di esplosione pericolosa, detenzione e porto abusivo di armi.

La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto accertato dalla polizia giudiziaria, l’uomo avrebbe esploso ben 13 colpi d’arma da fuoco in aria al culmine di un litigio con un conoscente. Il gesto, compiuto per futili motivi, è avvenuto utilizzando una carabina sottratta a un familiare, il che ha aggravato ulteriormente la sua posizione.

L’episodio ha destato allarme tra i residenti della zona, che hanno segnalato immediatamente l’accaduto alle forze dell’ordine. I carabinieri, giunti sul posto, hanno ricostruito la dinamica e proceduto all’arresto dell’uomo.

Le accuse e le indagini in corso
D.C. è ora accusato di esplosione pericolosa, detenzione e porto abusivo di armi, reati che potrebbero portare a severe conseguenze legali. Gli investigatori stanno approfondendo il caso per comprendere meglio le circostanze del litigio e verificare eventuali ulteriori violazioni di legge, tra cui la provenienza e la regolarità della carabina utilizzata.

Un episodio che accende l’attenzione sulla sicurezza
L’episodio di Roscigno evidenzia ancora una volta i rischi legati al possesso e all’uso improprio di armi da fuoco. Il tempestivo intervento dei carabinieri ha evitato conseguenze più gravi, ma resta alta l’attenzione delle forze dell’ordine per prevenire situazioni simili in futuro.