Una sorprendente scoperta ha avuto luogo nei sotterranei di Castel Sant’Angelo, nel cuore di Roma. Durante delle ispezioni ai pozzi per verificare eventuali infiltrazioni d’acqua, alcuni operai hanno rinvenuto frammenti di ossa umane in un cunicolo che, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere stato utilizzato come prigione in passato.
Indagini in corso sulle ossa ritrovate
La scoperta è stata immediatamente segnalata alle autorità competenti. La direttrice del sito ha allertato i Carabinieri, che hanno proceduto al sequestro dell’area per consentire lo svolgimento degli accertamenti.
Gli esperti dovranno ora analizzare i reperti per determinarne l’epoca e la possibile provenienza. Secondo le prime valutazioni, le ossa potrebbero avere un rilevante interesse storico e archeologico. Gli studi antropologici e forensi saranno fondamentali per fornire risposte definitive.
Castel Sant’Angelo e il suo passato misterioso
Castel Sant’Angelo, noto anche come Mausoleo di Adriano, ha una lunga storia che risale all’epoca romana. Nel corso dei secoli, è stato trasformato in fortezza, residenza papale e persino in carcere. Il cunicolo in cui sono stati ritrovati i frammenti ossei potrebbe essere stato utilizzato per la detenzione di prigionieri, alimentando così nuove ipotesi su eventi storici accaduti all’interno della struttura.
Un nuovo capitolo nella storia del monumento
La scoperta di ossa umane aggiunge un nuovo tassello al mistero e alla ricca storia di Castel Sant’Angelo. Gli studiosi attendono con interesse gli esiti degli accertamenti per comprendere se i resti appartengano a epoche passate e quale possa essere stata la loro origine.
Nel frattempo, l’area resta sotto sequestro per consentire agli archeologi e agli esperti forensi di svolgere tutte le analisi necessarie.





