Negli ultimi giorni di febbraio, l’INPS ha pubblicato due messaggi ufficiali che introducono importanti cambiamenti per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI) e per le nuove famiglie aventi diritto.

Le principali novità riguardano due aspetti fondamentali:

Arretrati per chi aveva carichi di cura non riconosciuti nel 2024
Nuovi aiuti per l’affitto, anche senza l’integrazione al reddito
Di seguito, vediamo nel dettaglio cosa cambia con il Messaggio INPS n. 592 del 17 febbraio 2025.

Arretrati per chi ha carichi di cura non riconosciuti
Molte famiglie che nel 2024 non avevano ottenuto l’Assegno di Inclusione ora potrebbero ricevere importanti arretrati. Infatti, l’INPS ha confermato che:

Verrà effettuata un’attribuzione d’ufficio del coefficiente della scala di equivalenza legato al carico di cura per chi ne aveva diritto ma non lo aveva ricevuto.
Saranno riesaminate le domande decadute o non accolte, consentendo a molte famiglie di ottenere il sussidio che era stato negato.
Sarà introdotto il modello “ADI-Com esteso”, che permetterà di modificare l’attribuzione del carico di cura anche dopo la presentazione della domanda.
Questa revisione rappresenta un’opportunità significativa per numerose famiglie, poiché gli arretrati potrebbero raggiungere importi considerevoli.

Nuovi aiuti per l’affitto: più beneficiari e importi maggiorati
Un’altra importante modifica riguarda il sostegno per l’affitto. Grazie alla recente manovra di bilancio, sono state introdotte alcune misure a favore delle famiglie in difficoltà.

In primo luogo, il tetto massimo di reddito familiare per ottenere l’aiuto è stato innalzato a 10.140 euro, moltiplicato per la scala di equivalenza.

In secondo luogo, l’importo dell’integrazione per chi vive in affitto è stato aumentato:

Da 3.360 euro a 3.640 euro per le famiglie con un contratto di locazione registrato.
Da 1.800 euro a 1.950 euro per i nuclei familiari composti da persone di età pari o superiore a 67 anni, oppure con disabilità grave o non autosufficienza.
Queste modifiche consentiranno a un numero maggiore di famiglie di accedere agli aiuti per la locazione, anche senza dover necessariamente percepire l’Assegno di Inclusione completo.

Quali sono le conseguenze per le famiglie italiane?
Le nuove disposizioni INPS si traducono in un ampliamento della platea dei beneficiari dell’ADI e in un maggiore sostegno economico per chi si trova in difficoltà.

Chi nel 2024 non ha ricevuto l’ADI a causa del mancato riconoscimento del carico di cura potrebbe ora ottenere gli importi arretrati.
Le famiglie in affitto potranno ricevere un aiuto economico anche senza l’Assegno di Inclusione completo, aumentando così le possibilità di accesso al sostegno abitativo.
Per verificare se si rientra tra i nuovi beneficiari, è consigliabile controllare il proprio fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS oppure rivolgersi a un CAF o a un patronato.