Il dibattito sull’influenza aviaria e la necessità di un nuovo piano pandemico torna al centro dell’attenzione pubblica, con esperti come l’infettivologo Matteo Bassetti che lanciano un appello alla preparazione e alla prevenzione. La diffusione del virus H5N1 negli Stati Uniti, che sta colpendo non solo il pollame ma anche i bovini, solleva interrogativi sulla prontezza dell’Italia e del mondo a fronteggiare una possibile nuova pandemia.
Il Problema dell’Aviaria negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, l’influenza aviaria ha superato il confine delle specie, colpendo i bovini da latte e rendendosi presente anche nei latticini venduti nei supermercati. Questa evoluzione del virus ha attirato l’attenzione di esperti italiani come Bassetti, che sottolinea come i trasporti globali accelerino la diffusione di malattie:
“Con l’evolversi dei trasporti, i virus si diffondono molto più rapidamente. Oggi l’influenza aviaria colpisce il Texas e la California, non la Cina o il Vietnam. È un’infezione che proviene dall’Occidente ed è vicino a noi.”
L’Urgenza di un Piano Pandemico
Secondo Bassetti, l’Italia non è ancora pronta ad affrontare un’eventuale pandemia da influenza aviaria. L’infettivologo denuncia il ritardo nell’adozione di un nuovo piano pandemico, nonostante sia tecnicamente pronto da circa un anno:
“Dopo anni di Covid, non avere un piano pandemico aggiornato è incomprensibile. La politica deve lasciare queste decisioni ai medici e agli scienziati, evitando interferenze.”
L’esperto richiama l’attenzione sulla necessità di prevenzione rispetto a un approccio emergenziale, sottolineando l’importanza di avere:
Posti letto sufficienti negli ospedali;
Medici e personale sanitario adeguato;
Scorte di farmaci e respiratori;
Un piano definito per la distribuzione dei vaccini.
Possibile Nuova Pandemia?
Bassetti prevede con fermezza che l’aviaria potrebbe essere la prossima pandemia globale. La lezione del Covid, sottolinea, deve spingere i governi a una pianificazione più lungimirante:
“Quando esploderà il problema, parliamo di nove miliardi di persone potenzialmente bisognose di cure. Dobbiamo essere pronti.”
La Posizione dell’ISS
Mentre Bassetti mette in guardia, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) rassicura sull’assenza di un rischio immediato in Italia. Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento Malattie Infettive dell’ISS, afferma che:
“Il virus H5N1 si è diffuso in molti allevamenti, ma finora negli uomini ha causato solo sintomi blandi. Questo non significa che il problema vada sottovalutato.”
Prevenzione: La Lezione del Covid
L’esperienza della pandemia di Covid-19 ha dimostrato che la mancanza di preparazione può avere conseguenze devastanti. Ora è essenziale investire in piani pandemici basati su dati scientifici, promuovendo collaborazione internazionale e garantendo risorse adeguate per affrontare eventuali emergenze.