Nel 2025, l’Assegno Unico non sarà incluso nel calcolo dell’ISEE, ma solo per l’accesso a specifiche prestazioni legate ai figli, come il Bonus Nido e il Bonus nuove nascite. La misura, prevista dall’articolo 32 del DDL di Bilancio 2025, mira a rendere più equo l’accesso a questi benefici, sebbene l’impatto economico potrebbe essere limitato.

Cosa cambia per il Bonus Nido?
Il Bonus Nido è un contributo riconosciuto dall’INPS alle famiglie con figli sotto i 3 anni che:

Frequentano un asilo nido pubblico o privato autorizzato.
Soffrono di gravi patologie croniche certificate, per cui il bonus viene erogato per l’assistenza domiciliare.
L’importo varia tra 1.500 e 3.000 euro l’anno, calcolato in base all’ISEE minorenni. Con un ISEE più basso, il bonus è maggiore, arrivando al massimo importo per chi non supera i 25.000 euro.

Con l’esclusione dell’Assegno Unico dal calcolo ISEE, molte famiglie potrebbero ottenere un bonus più alto, poiché il reddito familiare dichiarato risulterebbe inferiore. Questo cambiamento punta a migliorare l’accesso al beneficio, soprattutto per i nuclei a basso reddito.

L’impatto economico: quanto è significativo?
Secondo una stima riportata da Il Sole 24 Ore, il beneficio per i percettori del Bonus Nido sarà piuttosto limitato:

Famiglie coinvolte: circa 13.400 nuclei familiari.
Incremento medio: un rimborso aggiuntivo di 53 euro al mese, considerando un’erogazione media di 7 mensilità all’anno.
Costo complessivo: l’onere aggiuntivo per lo Stato sarebbe di soli 5 milioni di euro.
Nonostante l’impatto economico contenuto, questa modifica potrebbe rappresentare un segnale positivo per le famiglie con redditi bassi o medi, alleggerendo le spese per la prima infanzia.

Bonus nuove nascite: cosa prevede?
Anche il Bonus nuove nascite, destinato ai genitori per sostenere i costi legati all’arrivo di un figlio, beneficerà dell’esclusione dell’Assegno Unico dal calcolo ISEE. Questo potrebbe consentire a un numero maggiore di famiglie di accedere alla prestazione o di ottenere importi più elevati.

L’esclusione dell’Assegno Unico dal calcolo ISEE nel 2025 per l’accesso al Bonus Nido e al Bonus nuove nascite rappresenta un passo avanti per garantire maggiore equità nei contributi alle famiglie. Tuttavia, i benefici effettivi si riveleranno limitati, interessando un numero ristretto di nuclei e con incrementi economici modesti.