Un’operazione condotta dalla Polizia Stradale di Caserta ha portato all’arresto di tre uomini di origini georgiane accusati di furto aggravato. Dopo aver svaligiato l’abitazione di un pensionato nella provincia di Rieti, i ladri sono stati fermati mentre rientravano a tutta velocità verso la zona del Napoletano. L’arresto è avvenuto nel tratto casertano dell’autostrada A1, dove una pattuglia della Polstrada ha intercettato la loro auto, insospettita dall’andatura sostenuta.
La dinamica dell’arresto sulla A1
L’auto dei tre ladri, tutti trentenni, è notata dagli agenti della Polizia Stradale di Caserta mentre procedeva ad alta velocità. Dopo aver fermato il veicolo per un controllo, gli agenti hanno effettuato una perquisizione, trovando tremila euro in contanti, gioielli e vari attrezzi da scasso, tra cui le cosiddette “chiavi bulgare,” particolari strumenti usati per forzare le serrature. Questo particolare equipaggiamento è spesso associato a furti di alto profilo, dove i ladri puntano a non lasciare segni visibili di effrazione.
Le indagini e il collegamento con il furto a Rieti
Grazie alle indagini rapide e mirate, la Polstrada di Caserta è riuscita a collegare il bottino ritrovato con un furto avvenuto poche ore prima in provincia di Rieti. La vittima, un pensionato, ha scoperto il furto solo al suo rientro a casa e ha prontamente denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Gli oggetti ritrovati nel veicolo corrispondevano a quelli sottratti dall’abitazione dell’anziano, confermando così la responsabilità dei tre sospetti nel furto.
Conseguenze e prossimi passi
I tre uomini sono arrestati con l’accusa di furto aggravato e trasferiti al carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il caso evidenzia ancora una volta l’importanza del monitoraggio stradale nella lotta contro i furti su larga scala e la prontezza operativa delle pattuglie della Polizia Stradale.
Furti con chiavi bulgare: una tecnica sempre più diffusa
L’uso delle “chiavi bulgare” è una tecnica che consente ai ladri di entrare nelle abitazioni senza lasciare segni evidenti di scasso. Questa modalità sta purtroppo diventando sempre più comune tra bande criminali specializzate, soprattutto nelle grandi città e nei territori limitrofi, dove i furti negli appartamenti sono in aumento. La tempestiva azione della Polstrada in questo caso specifico ha evitato che il bottino potesse essere speso o rivenduto, restituendo sicurezza ai cittadini.