Ercolano, nota per i suoi scavi archeologici, da qualche decennio cercava di liberarsi dalla reputazione di roccaforte della camorra. Tuttavia, la criminalità organizzata non ha mai abbandonato del tutto la città. Le recenti indagini sui traffici di droga hanno portato alla luce due piazze di spaccio, coinvolgendo ben 80 indagati, tra cui nomi di famiglie criminali ben conosciute.
Le operazioni hanno svelato un’organizzazione radicata che coinvolge famiglie intere nel traffico di sostanze stupefacenti. Tra i casi più eclatanti, coppie di fidanzati come Giacomo Borrelli e Michela Sardegna, che nascondevano le dosi di droga nel reggiseno della ragazza, e Cira Sannino e Gianpio Vitiello, pusher attivi nella zona del Vesuvio. Il padre di Cira, Ciro Sannino, conosciuto come “il chimico”, era responsabile della produzione e preparazione di crack in via Cegnacolo.
L’intervento delle forze dell’ordine
Grazie a un’operazione congiunta delle forze dell’ordine, si è riusciti a infliggere un colpo significativo alla rete di spaccio, culminato nell’arresto di 21 persone. Questo risultato è stato possibile grazie a indagini approfondite, che hanno consentito di smantellare le piazze di spaccio presenti nei quartieri di Fossogrande e via Cegnacolo, storicamente colpite dal degrado e dall’influenza della criminalità.
La reazione delle istituzioni
Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha commentato con soddisfazione l’operazione:
“L’arresto di 21 persone coinvolte nel traffico di droga è un segnale chiaro: lo Stato ad Ercolano c’è ed è presente.”
Buonajuto, anche vicepresidente nazionale dell’Anci, ha sottolineato l’importanza di questa operazione per la sicurezza della città e ha annunciato che le aree coinvolte, già interessate da progetti di riqualificazione urbana e sociale finanziati con i fondi del PNRR, vedranno una trasformazione significativa.