Un altro episodio di violenza si è verificato all’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, dove un padre ha aggredito il personale medico e infermieristico dopo aver preteso che i risultati delle analisi del figlio gli fossero inviati a casa, senza attendere in ospedale. L’incidente, avvenuto nel cuore del quartiere Pignasecca, è segnalato dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, che ha raccontato l’episodio sulla sua pagina Facebook.
Il figlio del protagonista, un minorenne, era portato in pronto soccorso per un’aritmia e immediatamente curato dal personale medico, con un intervento tempestivo che ha risolto il problema cardiaco. Dopo la consulenza cardiologica, era previsto un periodo di osservazione e l’attesa dei risultati delle analisi di laboratorio.
Nonostante le spiegazioni del medico, il padre ha insistito affinché il figlio fosse dimesso subito, senza attendere i risultati. Di fronte al rifiuto del personale sanitario, la situazione è degenerata: dalle minacce verbali si è passati alle aggressioni fisiche, con il padre che ha strattonato il medico e minacciato gli infermieri. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha riportato la calma.
L’associazione ha denunciato l’episodio come l’aggressione numero 39 del 2024 nell’Asl Napoli 1, portando il totale a 57 episodi di violenza, considerando anche l’Asl Napoli 2. L’amaro commento dei medici riflette la crescente preoccupazione per la sicurezza del personale sanitario: «Siamo sempre più in balia di queste persone che non capiscono che prima o poi non ci saranno più medici nei pronto soccorso».