La situazione presso il Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano è diventata insostenibile, soprattutto da quando, circa quattro mesi fa, sono trasferite le detenute donne a seguito della chiusura temporanea della Casa Circondariale femminile di Pozzuoli. Lo ha denunciato Tiziana Guacci, segretaria del Sappe Campania (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), che ha sottolineato le difficoltà crescenti nel gestire la popolazione carceraria femminile in una struttura non progettata per tale scopo.
Questa mattina si è verificata una rissa tra detenute, durante la quale il personale di polizia penitenziaria è intervenuto tempestivamente per riportare l’ordine. Gli agenti coinvolti nell’operazione hanno riportato diverse ferite, a testimonianza delle tensioni che si stanno accumulando all’interno del penitenziario.
Guacci ha espresso critiche riguardo alla gestione della chiusura del carcere femminile di Pozzuoli, evidenziando che i fenomeni di bradisismo, che hanno portato alla chiusura temporanea della struttura, erano già noti da settembre 2024. Secondo Guacci, se il Prap Campania (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria) avesse agito tempestivamente, con il supporto degli uffici competenti, si sarebbero potute evitare molte delle criticità che si stanno verificando a Secondigliano, garantendo una migliore gestione del trasferimento delle detenute.