L’avvocato Salvatore Sica, legale dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha annunciato che nei prossimi giorni sarà presentata una denuncia contro la dottoressa Maria Rosaria Boccia, accusata di aver esercitato pressioni illecite sull’ex ministro. Sica ha dichiarato che tali pressioni potrebbero configurare il reato di tentata estorsione, aggiungendo che la decisione finale spetterà comunque ai magistrati.

La denuncia imminente
Secondo l’avvocato Sica, la denuncia è in fase di elaborazione e sarà depositata all’inizio della prossima settimana. Il legale ha inoltre specificato che il documento sarà corredato di una serie di prove e documenti che dimostrerebbero la correttezza della condotta di Sangiuliano. L’intento è quello di fornire ai magistrati una ricostruzione dettagliata e cronologica della vicenda, che Sica definisce una questione privata.

La reazione di Sangiuliano
Gennaro Sangiuliano ha reagito duramente alle accuse e alle speculazioni mediatiche, promettendo querele milionarie contro chiunque abbia diffuso notizie false sulla vicenda. L’ex ministro ha ribadito di non essere ricattabile e si prepara a tornare al suo incarico in Rai, da cui era in aspettativa durante il suo periodo politico.

Sostegno e critiche
Diversi esponenti della politica hanno espresso sostegno a Sangiuliano. Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha elogiato il coraggio dell’ex ministro nel riconoscere i suoi errori, mentre il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha manifestato dispiacere per il fatto che Sangiuliano non abbia potuto portare a termine il suo mandato.

Dall’altra parte, l’opposizione ha attaccato duramente la vicenda, criticando le parole della premier Giorgia Meloni. Luana Zanella di Alleanza Verdi e Sinistra ha denunciato il fatto che Meloni abbia attaccato una donna che si oppone a una tradizione maschile, mentre il senatore del Movimento 5 Stelle Pietro Lorefice ha sottolineato l’inadeguatezza del governo.

Le indagini e gli sviluppi futuri
La Procura di Roma potrebbe aprire un’indagine riguardante un esposto presentato dal parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, che ipotizza un uso improprio di fondi pubblici legato alle trasferte di Maria Rosaria Boccia con l’ex ministro. Nel frattempo, emerge un ulteriore dettaglio: l’ex marito di Boccia ha chiesto da circa un anno la correzione di un errore materiale nella sentenza di divorzio del 2015, in cui il codice fiscale dell’imprenditrice è stato trascritto in modo errato, un fatto che ha causato ulteriori complicazioni.