Ancora un episodio di vandalismo sulla linea Cumana. Questa volta, il treno ET509 è stato oggetto di un atto deliberato che ha provocato gravi disagi alla circolazione e ha messo in pericolo la sicurezza dei passeggeri. Ignoti, durante il viaggio, hanno estratto un martelletto di emergenza, strappando il cavo in acciaio che lo teneva fissato alla sua sede. Una volta arrivati alla stazione di Pozzuoli, i responsabili del gesto sono scesi dal treno e, dall’esterno, hanno infranto uno dei vetri del vagone passeggeri.

L’episodio ha costretto i tecnici a intervenire tempestivamente per ripristinare la sicurezza del convoglio, causando inevitabili ritardi sulla linea. La direzione dell’EAV (Ente Autonomo Volturno) ha annunciato che sarà sporta denuncia contro ignoti e che le immagini delle telecamere di sorveglianza installate all’interno del treno saranno esaminate attentamente per raccogliere elementi utili all’identificazione dei colpevoli.

Un Problema Persistente:

L’incidente non è un caso isolato. Da quando EAV ha adottato la misura di fissare i martelletti con cavi di acciaio per evitare furti e vandalismi, questo è il secondo episodio di sottrazione. Seppure l’introduzione dei cavi di sicurezza abbia quasi azzerato il fenomeno, persiste ancora la presenza di individui che, per “divertimento” o per il solo gusto di danneggiare, mettono a rischio la sicurezza di tutti.

Le Parole del Presidente di EAV:

Il presidente di EAV, Umberto De Gregorio, ha commentato l’episodio con una riflessione sulla necessità di adattare le regole al contesto sociale in cui si applicano. “La regola di avere martelletti nei vagoni da utilizzare in caso di emergenza per rompere il finestrino è giusta, ed EAV ovviamente la rispetta. Ma come ogni regola, è da leggere e interpretare nel contesto sociale territoriale di riferimento e non può avere un valore dogmatico assoluto; perché talvolta una regola nata in teoria per produrre effetti positivi nella realtà può generare più danni che benefici”, ha osservato De Gregorio.