Il caldo torrido e l’accumulo di rifiuti in Campania rischiano di creare una crisi ecologica di grande portata, a causa di un guasto al Termovalorizzatore di Acerra. Da ieri, le tre linee e la turbina che alimentano l’impianto sono fermate per un grave imprevisto tecnico senza precedenti. Il vicepresidente della Regione Campania ha definito la situazione molto critica e Palazzo Santa Lucia ha attivato un piano d’emergenza per gestire i rifiuti in stallo.

Il fermo delle attività del Termovalorizzatore, gestito da A2a Spa, è causato da un’avaria al sistema di lubrificazione della turbina. Questo problema richiede un intervento di manutenzione complesso e delicato, che prevede l’apertura delle tre caldaie e della turbina. La durata prevista della fermata totale dell’impianto è di almeno dieci giorni, salvo ulteriori complicazioni derivanti da analisi più approfondite.

La Regione Campania ha raccomandato al gestore del Termovalorizzatore di impegnarsi al massimo per ridurre i tempi di ripristino. Nel frattempo, è stato attivato un piano per stoccare i rifiuti utilizzando la fossa di accumulo dell’impianto e gli spazi di stoccaggio presso gli Stir provinciali e altre aree pertinenti. L’assessore all’Ambiente della Regione ha assicurato che c’è il massimo impegno per affrontare nel modo più efficace possibile questo grave imprevisto tecnico, il primo di tale gravità nei molti anni di funzionamento dell’impianto.

La situazione richiede una risposta rapida e coordinata per evitare che l’accumulo di rifiuti, combinato con le alte temperature, si trasformi in una vera e propria emergenza sanitaria ed ecologica.